Un progetto di sartoria solidale che coinvolge persone rifugiate in Italia. Si chiama "Adele per add" una capsule di pezzi unici, espressione di diverse culture e luoghi. Piccole opere d'arte da indossare e che promuovono la solidarietà, l'uguaglianza e l'inclusività. Un’iniziativa nata per favorire l'orientamento professionale dei richiedenti asilo e la loro integrazione.
UN INCONTRO SPECIALE - Questa collezione moda speciale è nata dall'incontro tra add, brand milanese di capi spalla in piuma fondato nel 1999, e il progetto di sartoria solidale “Linea Adele”, curato dall’Associazione Francesco Realmonte Onlus con l’obiettivo di garantire opportunità di lavoro gratificante a giovani in cerca di asilo, tramite la creazione e la commercializzazione di prodotti sartoriali di diversa tipologia. Un progetto, inoltre, altamente formativo e istruttivo, scelto da add perché in grado di formare e di certificare la competenza di questi giovani attraverso un "passaporto del mestiere" ad hoc.
LA COLLEZIONE - Da sempre impegnata su importanti tematiche sociali, add ha rimarcato così il suo impegno donando all’organizzazione diversi suoi capi iconici appartenenti alle collezioni passate, per essere rivisitati e rielaborati dalle abili mani dei sarti e delle sarte del laboratorio. Ne è nata una capsule di pezzi unici, caratterizzati dalla qualità, dall’eleganza e dal design ricercato. Colori e forme si mescolano insieme creando così piccole opere d’arte da indossare.
SOLIDARIETÀ E NUOVE OPPORTUNITÀ - L’intero ricavato della vendita della capsule collection verrà devoluto e investito dall’Associazione Francesco Realmonte Onlus per aiutare ad orientare all’attività lavorativa altri sarti migranti, che possano così migliorare la propria vita. Grazie al supporto di psicologi, a ogni persona che si rivolge all'Associazione - premiata con l'Ambrogino d'oro e il logo "Welcome for refugee integration" di UNHCR - viene offerto un percorso di conoscenza e maturazione personale per individuare e valorizzare le proprie competenze, le proprie propensioni, recuperando esperienze formative, lavorative e informali, riconosciute in un "passaporto di competenze" al termine del percorso in sartoria, pensato per rendere più semplice l'inserimento lavorativo.