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Padova, influencer si sottopose a un'operazione per non avere figli: polemiche sui social

La storia di Francesca è completamente diversa da quella della 35enne Anna: "Io ho cinque bambini, essere madri è una fortuna"

© Instagram

Quando aveva 23 anni, un'influencer di Massanzago (Padova), Francesca Guacci, si è sottoposta a un'operazione che porta all'impossibilità di avere bambini. "Ho sempre avuto la consapevolezza viscerale di non essere destinata a diventare madre e, così, cinque anni fa mi sono sottoposta all’operazione di salpingectomia. L'intervento prevede l'asportazione delle tube uterine, a seguito del quale non si può più concepire in modo naturale", ha detto al Gazzettino, al quale ha raccontato la sua storia. Storia che ha scatenato le polemiche sul web, specialmente tra le donne. Il quotidiano locale riporta anche la testimonianza di Anna Cuppoletti, 35enne di Padova e madre di 5 bambini. "Io e mio marito non eravamo partiti con questo progetto. Però, non mi sono mai preoccupata di metterci limiti, pensando alla maternità come un grande dono e momento di gioia".

La storia di Francesca - "Ho scoperto che esisteva questa possibilità quando ero adolescente e gran parte delle conoscenze le ho apprese attraverso il web, perché i medici sono sempre stati poco predisposti - ha raccontato Francesca -. A 22 anni non ce l'ho più fatta e ho preteso di affrontare quell'intervento. Volevo essere finalmente libera di trasformarmi nella donna che ho sempre sentito di essere. Lo ritenevo un mio preciso diritto e dovere. Cinque anni fa ho trovato molte difficoltà in un ospedale della provincia di Padova, al quale mi ero rivolta per sottopormi a salpingectomia. Mi hanno negato l'operazione, denigrando sia me che il mio ragazzo del tempo. Invece, nel Veronese, nel giro di un mese sono riuscita a ottenere l'intervento. Avevo appena compiuto 23 anni, mi sono ripresa nel giro di poco tempo, si tratta di un'operazione non invasiva".

"Gli anticoncezionali non erano abbastanza per me. Prima dell'operazione vivevo ogni rapporto con il terrore di rimanere incinta, diventavo odiosa e intrattabile, non mi sentivo mai serena e libera. Mi è successo di non avere la copertura della pillola, che il preservativo si rompesse. I figli non sono semplicemente un accessorio: meritano amore, tempo, attenzioni. Per la vita che voglio io, non c'è posto per loro. Sono consapevole dei miei gusti e del mio egoismo, ma al tempo stesso credo che ogni donna debba essere libera di prendere la scelta che ritiene più opportuna. Non credo che mi pentirò mai. E, se anche dovesse accadere, penserò alla fecondazione in vitro", ha concluso Guacci.

Le polemiche - La storia di Francesca ha colpito molto gli utenti - soprattutto le utenti - del web. C'è chi è d'accordo - "Piuttosto che abortisca, meglio così", "Sempre meglio che fare i figli e abbandonarli" - e chi invece la critica duramente ("Per carità ognuno è libero e non si giudica ma 23 anni si è giovani e tante cose possono cambiare nella vita, magari a 40 ti viene il desiderio opposto meglio lasciare delle porte aperte per non precludersi nulla", "Una scelta che denota una persona estremamente egocentrica ed egoista, essere mamma o genitore rappresenta la più profonda essenza dell'altruismo e generosità, cosa che evidentemente questa persona non ha. Continua a guardarti allo specchio finché non avrai più nulla di concreto in mano! Ciao, buon a vita lussuosa a te").

La storia (opposta) di Anna - "Spesso si tende a pensare la vita come una partita a scacchi, cercando di prevedere ogni mossa minuziosamente. Questa tendenza è forte in molte persone che tendono a pianificare ogni cosa prima di provare ad aver figli", ha detto al Gazzettino Anna, sposata da quando aveva 25 anni.

"Essere madri è una fortuna. Ci sono molte donne che lo desiderano senza riuscirci e soffrono per questo, perché anche quando pianifichiamo le cose non sempre sono in mano nostra, ed è difficile riuscire a prevedere tutto nella vita - ha concluso -. Una mamma che vuol far carriera deve cercare delle soluzioni. Io sono libera professionista, lavoro part-time e ho lo studio in casa, inoltre ho la fortuna di poter contare sull'aiuto di due sante nonne ancora giovani".

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