Migranti, a Ventimiglia controlli francesi a tappeto | Tajani: "L'Italia non può essere lasciata ancora una volta da sola"
Il vescovo della città ligure: "Reazione spropositata, Francia poco leale". Intanto Parigi conferma: "Non accoglieremo i 3mila migranti provenienti dall'Italia"
Per bloccare l'ingresso dei migranti, al confine di Ventimiglia sono scattati i controlli a tappeto delle autorità francesi. Dopo due giorni di verifiche soft, seguite all'annuncio del governo Macron dell'invio di 500 uomini ai punti di frontiera, domenica mattina sei gendarmi (sabato erano due) hanno controllato tutti i mezzi in transito. Si sono così formate lunghe code verso la Francia, molti gli automobilisti indignati. Sul caso è intervenuto anche il vescovo della città ligure Antonio Suetta: "Reazione spropositata, non umana e dal punto di vista della solidarietà europea poco leale". Intanto Parigi conferma: "Non accoglieremo i 3mila rifugiati provenienti dall'Italia".
Il muro di Parigi - "La Francia doveva accogliere la Ocean Viking. Non potevamo mettere in pericolo donne, uomini e i loro bambini. Operiamo a livello europeo affinché (il presidente del Consiglio) Giorgia Meloni rispetti i suoi impegni e questa situazione non si ripeta", ha affermato il portavoce del governo francese, Olivier Ve'ran, ministro del "Rinnovamento democratico" con un messaggio via Twitter in cui rilancia un suo intervento a Bfm Tv. "Gli italiani - ha detto il ministro francese all'emittente - sono i nostri amici, i nostri vicini, i nostri fratelli. L'Italia è il secondo partner commerciale della Francia e ogni giorno ci stanno decine di migliaia di italiani e di francesi che attraversano la frontiera per andare a lavorare gli uni dagli altri. Le nostre famiglie sono profondamente legate, quindi non è certamente il caso di incriminare l'Italia o gli italiani. Noi denunciamo una decisione unilaterale, inaccettabile, anti pragmatica, inefficace e ingiusta da parte dell`attuale governo italiano. Che richiede delle risposte europee". Da questa vicenda "l'Italia ne esce perdente - ha sostenuto Ve'ran - perché normalmente dispone di un meccanismo di solidarietà europea", in particolare con Francia e Germania che si impegnano a ricollocare migranti "in cambio del fatto che l'Italia accolga le navi". Invece ora "se l'Italia non rispetta l'impegno fondamentale del meccanismo di solidarietà europea, noi non daremo la contropartita prevista - ha detto il portavoce dell'esecutivo francese - che era di accogliere 3.000 migranti attualmente sul territorio italiano".
Tajani replica: "L'Italia non può essere lasciata sola ancora una volta" - "Toni esagerati" da parte della Francia sul tema migranti con l'Italia e sul caso Ocean Viking. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Noi vogliamo affrontare il tema migrazioni con grande serenità, ma va affrontato a livello europeo e l'Italia non può essere lasciata ancora una volta sola". L'atteggiamento della Francia sul tutto "mi sembra più un problema legato alla loro politica interna", ha aggiunto. Sulla Ocean Viking "noi non abbiamo rotto né con la Francia né con l'Europa: abbiamo posto un problema politico", ha concluso.
Salvini: "Governo pronto al pugno duro" - "Stretta in vista: multe, sequestri e più controlli. Il governo pronto al pugno duro sugli sbarchi". È quanto si legge invece sui profili social del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, aggiungendo "Chi sbaglia, paga. Bene così".
Lussemburgo: "Test per capire le intenzioni del nuovo governo" - Mentre resta alta la tensione sui migranti tra Francia e Italia, il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn dichiara che "i due Paesi Ue sono due pilastri imprescindibili per giungere a una riforma del sistema europeo di gestione delle migrazioni. Una lite continua Roma-Parigi danneggerà l'intera Unione". E aggiunge: "Sul dossier migranti leggeremo le reali intenzioni del neoeletto governo italiano su quanta Europa vuole. Spero sinceramente che si tratti solo di un incidente di percorso all'inizio del nuovo governo a Roma". Lunedì i titolari delle diplomazie europee si riuniscono a Bruxelles per il Consiglio Affari esteri.
La posizione di Parigi: l'Europa si pronunci dopo il no di Roma allo sbarco - Parigi ha chiesto "all'Europa di pronunciarsi in tempi molto rapidi sugli sviluppi che seguiranno" il rifiuto dell'Italia di accogliere la Ocean Viking e i migranti a bordo, ha detto il portavoce del governo Olivier Véran a Bfm-Tv. Véran ha criticato nuovamente il rifiuto di Roma, "una decisione unilaterale, inaccettabile, inefficace e ingiusta da parte dell'attuale governo italiano, che esige risposte europee". "La prima risposta - ha continuato - era quella umanitaria, e l'abbiamo fatto", accogliendo la nave a Tolone. "La seconda è ricordare gli obblighi" dell'Italia "e se rifiuta, immaginare qualsiasi misura possa essere utile".
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