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Ucraina , bombe a grappolo su Zaporizhzhia: evacuati residenti | Allarme aereo in tutto il Paese, caccia dalla Bielorussia
Coprifuoco a Kherson per motivi di sicurezza. Kiev respinge la ripresa dei negoziati. Medvedev: "La Russia non ha ancora usato tutto il suo arsenale"
La guerra in Ucraina giunge al 263esimo giorno. Zelensky annuncia i prossimi obiettivi della controffensiva ucraina: "Libereremo anche il Donbass e la Crimea". Aleksandr Dugin, filosofo e ideologo del nazionalismo russo, prima critica sui social Vladimir Putin per la ritirata da Kherson, poi cancella il post e fa dietrofront: "Nessuno gli ha voltato le spalle, lui e la Russia non si arrenderanno mai". Intanto nella città appena liberata dall'occupazione viene introdotto il coprifuoco dalle 17 alle 8 "per motivi di sicurezza". Kiev, bombe a grappolo su Zaporizhzhia: evacuati residenti
momenti principali
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13 nov -
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13 nov -
Zelensky: "Scoperti 400 crimini di guerra russi a Kherson"
"Gli investigatori hanno documentato più di 400 crimini di guerra russi, sono stati trovati corpi di civili e militari". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale. "La situazione nella regione di Kherson è ancora molto pericolosa. Prima di tutto, le mine. Sfortunatamente, uno dei nostri genieri è morto. Altri 4 sono rimasti feriti mentre sminavano".
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13 nov -
La Russia ammassa truppe vicino a Melitopol
Le forze russe stanno ammassando le loro truppe nell'area di Melitopol della regione di Zaporizhzhia, e le stanno riducendo in una serie di insediamenti sulla riva sinistra del Dnepr nella regione di Kherson. Lo sostiene lo Stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina, citato da Ukrainska Pravda.
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13 nov -
Le autorità di Kherson: "Evacuate dalle zone liberate"
Il presidente dell'amministrazione regionale di Kherson, Yaroslav Yanushevich, ha invitato i residenti dei territori liberati della regione ad evacuare a causa dell'alto rischio di bombardamenti russi. Lo riporta Ukrainska Pravda. "Nella regione di Kherson, sulla riva destra, rimane un'alta probabilità di bombardamenti nemici", ha scritto Yanushevich su Telegram, aggiungendo che "i vili nemici prima di fuggire hanno causato seri danni alla nostra infrastruttura critica che fornisce elettricità, calore e acqua. Pertanto, vi consigliamo vivamente di evacuare in regioni più sicure".
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13 nov -
"Gli Usa invitano Zelensky a posizione negoziale realistica"
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha consigliato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky di prendere in considerazione una posizione negoziale "realistica" nella possibilità di avviare colloqui con la Russia. Lo ha riferito il Wall Street Journal, citando fonti diplomatiche vicine al dossier. Secondo i diplomatici, Sullivan, che ha chiesto anche un approccio più aperto al dialogo con Mosca, ha invitato Zelensky e i suoi funzionari a formulare richieste e priorità realistiche per i colloqui, possibilmente riconsiderando il loro obiettivo dichiarato di ripristinare il controllo sulla Crimea. Le proposte sarebbero state avanzate durante un incontro a Kiev il 4 novembre.
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13 nov -
Kiev: in 7 giorni liberati 179 insediamenti sulla riva destra del Dnepr
Nell'ultima settimana le forze armate di Kiev hanno liberato 179 insediamenti sulla riva destra del Dnepr. Lo riporta Unian citando il portavoce del comando operativo Sud dei militari ucraini. "Stiamo effettuando misure di stabilizzazione, compreso lo sminamento", viene spiegato.
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13 nov -
Georgia: 700mila russi arrivati dopo la mobilitazione
Circa 700mila cittadini russi sono partiti per la Georgia dopo che il presidente Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione "parziale" nel Paese per il conflitto in Ucraina: lo ha dichiarato il presidente georgiano Salome Zurabishvili a Radio France, ripreso dai media ucraini. Circa 100mila russi sono rimasti in Georgia, mentre 600mila potrebbero essere partiti per altri Paesi, ha dichiarato Zurabishvili. In Georgia vivono anche circa 30mila ucraini, costretti a fuggire a causa della guerra.
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13 nov -
Media: tolta la bandiera russa dalla piazza di Melitopol
Il tricolore russo è stato tolto dalla piazza principale di Melitopol, città dell'Ucraina sud-orientale caduta nelle mani dell'esercito di Mosca a febbraio. Secondo la testata locale "Ria-Melitopol", la bandiera è scomparsa all'improvviso, ma le autorità di occupazione hanno già riferito che si tratta solo di manutenzione. I media ucraini osservano che a Kherson il ritiro dei russi è cominciato proprio con la sparizione della bandiera dall'edificio dell'amministrazione.
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13 nov -
A Kherson manca tutto, Zelensky: "La ricostruiremo"
Prima di ritirarsi da Kherson le forze russe "hanno distrutto tutte le infrastrutture cruciali, dalle comunicazioni all'acqua, dal riscaldamento all'elettricità". Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo videomessaggio notturno. Le forze ucraine hanno rioccupato la città appena abbandonata dai russi e secondo il sindaco, Roman Holovnia, ci sono carenze emergenziali, soprattutto sull'acqua. E poi ci sono mine e ordigni inesplosi. "Mancano medicine e pane, che non può essere cotto nei forni perché manca l'elettricità", ha detto il sindaco in un'intervista tv. Secondo Zelensky si sta già lavorando allo sminamento e alla rimozione di ordigni inesplosi. Il presidente promette: "Ricostruiremo tutto".
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13 nov -
Allarme aereo a Kiev, caccia dalla Bielorussia
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13 nov -
Ministro Energia: pronti a sequestrare asset compagnie non impegnate nello sforzo bellico
Il governo ucraino potrebbe continuare a sequestrare beni di società private in caso non sostengano gli sforzi bellici di Kiev. Lo ha affermato il ministro dell'Energia dell'Ucraina, German Galuschchenko, in un'intervista al Financial Times. Tali misure sarebbero in ogni caso temporanee, ha aggiunto il ministro. Il governo ucraino sta monitorando se le società private e la loro gestione siano interamente focalizzate sul sostegno alle forze armate e all'economia del Paese, a fronte dell’invasione russa. "Dobbiamo sopravvivere, questo è il compito che ci riguarda tutti. Se le autorità statali si rendessero conto che qualcuno sta provando a giocare alcune partite separatamente per non raggiungere questo obiettivo, sono certo che ci sarebbero delle decisioni", ha chiarito.
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13 nov -
Kiev: massiccio bombardamento russo nella notte su Nikopol
E' stata pesantemente bombardata dall’esercito russo nella notte la regione orientale ucraina di Nikopol. Artiglieria e Grad hanno colpito condutture del gas, reti elettriche e decine di condomini e i soccorritori hanno spento due incendi. Lo ha reso noto su Telegram il capo del consiglio regionale di Dnipropetrovks Mykola Lukashuk, aggiungendo che le truppe di Mosca hanno attaccato anche il villaggio di Marhanetska. Lukashuk ha postato le foto delle distruzioni.
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13 nov -
Kiev: la Russia pronta a negoziare dopo la liberazione del Donbass"
La presidenza ucraina ritiene che la Russia sarà effettivamente pronta a negoziare la pace e ritirare le sue truppe dal Paese dopo la liberazione di Donetsk e Lugansk. Lo scrive su Twitter il consigliere del presidente Mykhailo Podolyak. "Politicamente e psicologicamente, la Russia non è ancora matura per veri negoziati e ritiro delle truppe. Ma accadrà. Subito dopo la liberazione di Donetsk e Lugansk", ha affermato Podolyak, aggiungendo che ora il sostegno alla guerra nella stessa Russia sta "rapidamente cadendo verso il basso". Tutti "dall'oligarca al calzolaio" si stanno fomrando l'opinione che "è ora di finirla".
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13 nov -
Kiev, grave situazione umanitaria a Kherson: mancano acqua e pane
La situazione umanitaria a Kherson è grave, mancano acqua, medicine e pane perché senza elettricità non si possono usare i forni: ha detto il sindaco di Roman Holovnia, ricordando che prima di ritirarsi dalla città l'esercito russo ha distrutto tutte le infrastrutture. Lo riporta il Guardian.
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13 nov -
Kiev, allarme aereo in tutto il Paese: caccia da Bielorussia
L'allarme aereo è stato dichiarato in tutta l'Ucraina questa mattina dopo informazioni sul decollo dal territorio bielorusso di un MiG-31K, in grado di trasportare missili Kinzhal e di un altro caccia. Lo scrive Unian. I cittadini sono stati invitati a recarsi immediatamente nei rifugi e rimanere al sicuro fino alla conclusione dell'allarme.
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13 nov -
Lavrov: Usa e Nato vogliono dominare area Asia-Pacifico
"Gli Stati Uniti e la Nato stanno cercando di dominare la regione Asia-Pacifico militarizzandola con l'ovvio obiettivo di contenere la Cina e gli interessi russi": ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ai giornalisti al vertice dell'Asean che si tiene a Phnom Penh. Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass.
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13 nov -
Media, Biden ascolta discorso Lavrov al vertice dell'Asean
"La delegazione americana guidata dal presidente Joe Biden ha ascoltato il discorso del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov intervenuto al vertice dell'Asean in Cambogia". Lo riferisce l'agenzia di stampa russa Ria Novosti. "La foto dell'evento e' stata postata su Telegram dalla portavoce del ministero Maria Zakharova e dimostra che gli americani, insieme a Biden, sono seduti in sala durante il discorso del ministro russo", scrive l'agenzia.
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13 nov -
Kiev, bombe a grappolo su Zaporizhzhia: evacuati residenti
A Zaporizhzhia, regione sud-orientale dell'Ucraina dove si trova la più grande centrale nucleare d'Europa, le forze dell'ordine hanno evacuato i residenti del distretto di Shevchenkiv dopo un attacco missilistico russo. La zona è stata colpita da Iskander-K con una carica a grappolo.
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13 nov -
Dugin: Mosca non capitolerà, ultimo passo è arma nucleare
"L'Occidente, che sta esercitando una pressione straordinaria sulla Russia, non comprende che in nessun caso la Russia e Putin capitoleranno. L'ultimo passo può essere solo l'uso di armi nucleari. Il presidente ha detto chiaramente: non capitoleremo. Mettere all'angolo la Russia comporterà il suicidio dell'Occidente e dell'intera umanità". Così su Telegram il filosofo russo Alexander Dugin ribadendo la fedeltà a Putin.
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13 nov -
Zelensky: 60 insediamenti nella regione di Kherson sotto controllo Kiev
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso serale ha spiegato che i militari delle forze armate di Kiev hanno già stabilito il controllo su 60 insediamenti nella regione di Kherson. Lo riporta Unian. Zelensky ha poi aggiunto che anche la Crimea accoglierà i soldati con le bandiere ucraine: "Avverrà lo stesso a Henichesk e Melitopol. Arriveremo anche in tutte le nostre città e i nostri villaggi del Donbass".
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