Fisco, Bonomi: "Tagliare le tasse si può, riconfigurare il 4-5% della spesa pubblica a favore dei redditi bassi"
Il presidente di Confindustria chiama il governo ad agire per alleggerire il carico fiscale degli italiani, soprattutto dei redditi più bassi che soffrono maggiormente la crisi
Tagliare le tasse si può. Ne è più che convinto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, che chiama il governo all'azione. "Se vogliamo rimettere i soldi in tasca agli italiani, specialmente quelli con redditi bassi, cioè sotto i 35mila euro che hanno sofferto durante la crisi e stanno soffrendo i colpi dell'inflazione, bisogna tagliare le imposte", ha affermato in un intervento a Mogliano Veneto (Treviso). Il capo degli industriali detta la sua linea: "Credo che un Paese che spende oltre mille miliardi all'anno di spesa pubblica possa riconfigurare il 4-5% di questa spesa, corrispondenti a 50-60 miliardi, e avere le risorse per fare questo intervento", ha spiegato.
Tasse e cuneo fiscale - "Noi abbiamo un cuneo fiscale del 46% ed è lì che bisogna intervenire", ha poi detto Bonomi. "Le urgenze che abbiamo fatto presente al governo oggi sono dedicare tutte le risorse sul caro bollette, avere un grande occhio alla finanza pubblica, e fare degli interventi importanti sul tema del lavoro, il primo dei quali è il taglio al cuneo fiscale", ha proseguito. Il presidente di Confindustria non è invece affatto convinto del provvedimento sui fringe benefit (i premi esentasse che le imprese potranno concedere ai dipendenti per pagare le bollette, questo bene accessorio nel dl Aiuti quater è salito da 600 a 3.000 euro. Considerando che la misura sarà in vigore fino al 31 dicembre, questa sorta di “bonus bollette” diventa simile a una tredicesima aggiuntiva, da dedicare alle utenze domestiche). "La platea dei lavoratori che ne potrebbero usufruire è molto ridotta, i primo conteggi parlano di circa il 17%. E poi - ha osservato Bonomi - non ci convince perché si sposta la palla sul campo delle imprese, alcuni lo poranno fare ma altre imprese non avranno lo spazio di bilancio e di finanze per farlo. La soluzione di responsabilitò deve essere da parte del governo: il taglio delle tasse sul lavoro".
Il ministro Adolfo Urso: "Taglio del cuneo sarà 2/3 per il lavoratore e 1/3 per l'azienda" - Sul cuneo fiscale è intervenuto Adolfo Urso, ministro dello Sviluppo economico, che ha risposto a Bonomi a distanza: "Non si può fare tutto e subito, possiamo fare ciò che è possibile e tracciare la rotta. Il taglio del cuneo fiscale sarà per 2/3 per il lavoratore e 1/3 per l'azienda". Inoltre, ha proseguito il ministro, "dobbiamo alzare i salari e questo avverrà gradualmente nel tempo. Soltanto innalzando i salari sarà possibile incentivare il lavoro".
SU TGCOM24