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Torino, studentessa aggredita in campus universitario: fermato un minorenne

Il sospetto, di origine centrafricana, è stato individuato dall'equipaggio di una volante grazie ai fotogrammi isolati dai video della sorveglianza

Ansa

A Torino si registra una svolta nel caso della studentessa aggredita nel campus universitario "Paolo Borsellino". La Squadra Mobile ha fermato un minorenne di origine centrafricana, sospettato di avere violentato la ragazza la sera del 30 ottobre. Il giovane è stato individuato dall'equipaggio di una volante, grazie ai fotogrammi isolati dai filmati della videosorveglianza acquisiti ed esaminati dagli investigatori, che erano stati distribuiti al personale di controllo del territorio.

L'aggressione è stata compiuta al nono piano di una palazzina della residenza per studenti gestita dall'Edisu, a due passi dal Politecnico. Uno sconosciuto è riuscito a intrufolarsi nel complesso e, secondo gli inquirenti, si è messo a bighellonare tra scale e corridoi bussando a una porta dopo l'altra. Finché una giovane di 23 anni, credendo che si trattasse di un compagno o una compagna di studi, non gli ha aperto. A quel punto è scattata la violenza e poi la fuga indisturbata.

Orrore nella notte a Torino: ragazza aggredita da un uomo in un campus universitario

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Le indagini - La vittima, dopo essere stata visitata prima dai medici del centro anti-violenza dell'ospedale Sant'Anna e poi da quelli delle Molinette, ha fornito un racconto dettagliato, permettendo anche agli investigatori di recuperare il Dna del suo aggressore. Sono stati esaminati i filmati delle telecamere di sorveglianza. Alcuni fotogrammi più utili degli altri sono stati estrapolati e distribuiti agli equipaggi delle volanti alcuni giorni fa.

Telecamere e Dna - Grazie al colpo d'occhio degli agenti di una pattuglia in servizio di controllo del territorio, il giovane è stato individuato la scorsa notte in una strada nei pressi delle Ogr, le ex officine delle ferrovie diventate un polo museale e culturale, nei paraggi del residence "Borsellino". Una volta accertato che aveva meno di 18 anni, il ragazzo è stato portato al Cpa, il centro di prima accoglienza per i minorenni. Statura, corporatura e persino alcuni capi di abbigliamento corrispondevano all'identikit. Decisivo si è però rivelato l'esito della comparazione del Dna.

Del caso ora si occupa la Procura minorile, che per il momento procede per violenza sessuale. Non sono contestati altri episodi, anche se in Questura è aperto un dossier su un'altra aggressione avvenuta nello stesso quartiere il 30 ottobre. L'aggressore risulta residente in provincia di Torino con la famiglia.

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