Scuola, intesa sul rinnovo del contratto: per i docenti un aumento medio di 100 euro
L'accordo verrà sottoscritto venerdì e riguarda 1,2 milioni di dipendenti. Palazzo Chigi: "Piena soddisfazione"
Subito un incremento medio di 100 euro lordi entro Natale a cui si aggiungeranno gli arretrati per una media di 2000 euro ma anche di più per alcuni, che andranno ad aggiungersi allo stipendio e alla tredicesima, oltre a risorse per un successivo accordo. È l'intesa firmata per 1,2 milioni di lavoratori del comparto scuola dai sindacati e dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara dopo oltre 7 ore di confronto al dicastero di Viale Trastevere per il rinnovo del contratto che attendeva la firma da 4 anni.
L'accordo prevede una disponibilità finanziaria pari a 100 milioni di euro, deliberata nel Consiglio dei Ministri di questa sera, da destinare alla componente fissa della retribuzione accessoria per l'anno 2022, nella misura di 85,8 milioni per i docenti e 14,2 milioni per il personale Ata. È stato inoltre assunto l'impegno a reperire ulteriori risorse finanziarie, anche nell'ambito della manovra di bilancio 2023, da destinare alla retribuzione tabellare del personale scolastico. Infine, fermo restando la disponibilità per l'anno 2022 dei 100 milioni di euro aggiuntivi, sono destinati a decorrere dall'anno 2022 89,4 milioni di euro per gli incrementi del personale docente e 14,2 milioni di incrementi per il personale Ata. Arretrati e incrementi concordati saranno corrisposti, con procedura straordinaria, a dicembre a tutto il personale del comparto.
"È stato fatto un grande lavoro, superando le difficoltà che si stavano registrando proprio sulla partita delle risorse a partire dall'utilizzo dei 300 milioni, prima dirottati sui fondi MOF - sottolineano i segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals e Gilda, rispettivamente Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Giuseppe D'Aprile, Elvira Serafini e Rino di Meglio - e oggi nella piena disponibilità del personale. Domani la firma di un contratto che certamente rappresenta un passo avanti nella direzione giusta".
Valditara: "Giornata storica" - "Oggi è una giornata storica" - ha dichiarato il ministro dell'Istruzione e del Merito,
Giuseppe Valditara - "caratterizzata anzitutto da un nuovo modo di intendere il rapporto tra il governo e le parti sociali, impostato sul confronto costruttivo e sulla risoluzione pragmatica dei problemi. Questo sarà sempre l'approccio che porterò avanti con chi rappresenta i lavoratori del comparto scuola". "Con questo accordo otteniamo lo sblocco di risorse per Natale e, grazie anche alle risorse aggiuntive di 100 milioni deliberate nel decreto legge, l'implementazione di un aumento medio dello stipendio dei docenti pari immediatamente a 100 euro mensili, e a regime a quasi 120 euro mensili, incremento più consistente degli ultimi contratti", ha proseguito il ministro.
"Diamo così un primo segnale concreto sul tema delle retribuzioni, fondamentale per rivalorizzare e restituire autorevolezza alla figura del docente. Siamo consapevoli che si tratta di un primo passo, un primo passo atteso da tanto tempo e ottenuto in un contesto peraltro difficile a causa della crisi energetica: abbiamo voluto dare subito un chiaro segnale politico di svolta rispetto al passato. Quando ho annunciato una Grande Alleanza per la Scuola e per il Merito non intendevo fare della retorica, ma indicare la strada che oggi iniziamo a percorrere con questo accordo: una grande collaborazione tra istituzioni, parti sociali, docenti, studenti, famiglie, ognuno nel suo ruolo, per prenderci cura di quella straordinaria comunità che è la scuola italiana", ha concluso Valditara.
Palazzo Chigi: "Piena soddisfazione" - "Registriamo con piena soddisfazione la firma dell'accordo per il rinnovo del contratto della scuola tra i sindacati e il Ministero dell'Istruzione. Si sblocca così una vicenda di grande interesse pubblico, che coinvolge circa 1,2 milioni di persone, delle quali 850.000 docenti". Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. "L'accordo, atteso da tempo, comporta un impegno finanziario importante, che corrisponde alla volontà del governo di effettuare un forte investimento nella formazione e nell'istruzione dei giovani, essenziale per un Paese avanzato che voglia competere tra le moderne economie della conoscenza - prosegue il comunicato -. È un risultato importante frutto dello spirito di collaborazione avviato dal governo con le parti sociali e che ci auguriamo possa raggiungere in futuro ulteriori importanti obiettivi".
Zangrillo: "Grande soddisfazione" - "Grande soddisfazione" per il via libera al contratto viene espressa dal ministro Zangrillo. "Si tratta di un accordo molto importante per una categoria che ha un ruolo centrale nella crescita del Paese. Ringrazio Aran e i sindacati per il lavoro svolto, che ci permette di arrivare alla firma entro i tempi previsti".
Naddeo (Aran): "Clima di grande collaborazione" - "Si è svolto in un clima di grande collaborazione l'incontro presso il ministero dell'Istruzione e del Merito. Il tavolo si è concluso con la firma di un'intesa politica per il successivo accordo da sottoscrivere venerdì nella sede dell'Aran con le organizzazioni sindacali. L'accordo economico interessa l'intero comparto Istruzione e ricerca per un totale di 1,2 milioni di dipendenti. L'anticipazione economica per i docenti permette un incremento medio pari a 100 euro a cui si aggiungeranno le risorse del successivo accordo". Così Antonio Naddeo, presidente dell'Aran-Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, al termine del tavolo di confronto.
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