Biagio Antonacci riparte dai palasport. A tre anni dal tour con Laura Pausini il cantautore è tornato live con un nuovo show che tra novembre e dicembre si muoverà dal sud al nord dell'Italia. Uno spettacolo che vede il palco al centro del palazzetto e il cuore al centro dello show. Quel cuore che Antonacci mette profondendo ogni energia per quasi tre ore, il cuore del pubblico che canta con lui tutto il tempo, e quello degli amici pronti a venire a trovarlo, come Laura Pausini, ospite del tutto inattesa della data al Palazzo dello Sport di Roma. "Dopo tanto tempo avevo paura di cosa avrei trovato - dice Biagio - e invece siamo stati investiti da un'energia incredibile".
Per Biagio Antonacci la presenza di Laura Pausini in questa prima vera data, dopo il debutto di Jesolo, è quasi un ideale passaggio di consegne tra il passato e il presente, per fortificare ancora di più un passo che alla vigilia poteva apparire incerto. "Sono stato tre anni e tre mesi senza salire sul palco - racconta lui a fine serata in attesa di festeggiare il 59esimo compleanno allo scoccare della mezzanotte del 9 novembre -. L'ultima data fatta era stata quella con Laura a Cagliari. Per questo avevo un atteggiamento timoroso perché non sai quale sarà il pubblico, se ci sarà ancora come prima e cosa si aspetta. Invece ho ricevuto energia incredibile. C'è molto calore".
Un calore che investe Biagio per quasi tre ore di spettacolo (alla fine le canzoni saranno 34) durante le quali Antonacci corre su e giù per il palco per non lasciare guarnito nessuno dei quattro lati. Perché il palco è quasi un ring in mezzo al palazzetto, con solo quattro colonne portanti della struttura agli angoli. "E' un palco molto complicato sia da gestire che da strutturare - spiega -. E' un palco inclusivo. L’artista deve far vivere tutto quello che vi succede sopra". E quello che succede ha spesso i tratti del tour de force. Quello di Antonacci è uno show fisico, cuore e sudore, in cui Biagio, a dispetto dei timori, non solo ha ritrovato tutto il suo pubblico, ma questo è a tutti gli effetti co-protagonista della serata: la gente balla, accompagna il ritmo dei brani senza sosta e canta, dall'inizio alla fine. E spesso Biagio lascia ai fan la palla, limitandosi a fare a da suggeritore, dando i tempi di ingresso e suggerendo le parole. Chiudendo immancabilmente chiudendo con un "bravissimi" che dà il peso di come i protagonisti in campo siano due.
Questo tour è una corroborante ventata di energia dopo i difficili due anni di pandemia, vissuti da Antonacci in maniera a volte complicata. "Ci sono state diverse paure, non nascondo di aver avuto alcuni giorni di attacchi d'ansia, soprattutto nel primo periodo quando sembrava non ci fosse via d'uscita - spiega -. Per due anni non ho scritto niente". Poi piano piano le cose sono ripartite. E sono arrivate le prime nuove canzoni e questo tour. In cui, in una scaletta che vede alcuni momenti in acustico, vengono presentati tutti i maggiori successi, nessuno escluso ("E gli arrangiamenti sono quelli originali, perché la gente vuole sentire le canzoni come ha imparato ad amarle" sottolinea Biagio.
Il tour nei palazzetti è arrivato quasi a sorpresa, perché prima che arrivasse la pandemia i suoi progetti sembravano andare in tutt'altra direzione, con un progetto teatrale molto particolare. "Dovevo fare un mese al teatro Carcano di Milano - spiega - era il mio sogno. Sarebbe stata una forma di stanzialità che mi avrebbe permesso di fare concerti intimi ma non solo. Erano in programma varie iniziative , incontri con le scuole, dibattiti. Poi è arrivata la pandemia e siamo stati fermi due anni. Ripartire con quel progetto avrebbe significato stare lontani dal Sud almeno un altro anno. E così abbiamo scelto i palasport. Ma voglio riprendere quell'idea per il futuro".
LE PROSSIME DATE DEL TOUR
11 novembre EBOLI (SA) Palasele
17 novembre BARI Palaflorio
18 novembre BARI Palaflorio
14 dicembre TORINO Pala Alpitour
17 dicembre FIRENZE Nelson Mandela Forum
19 dicembre ASSAGO (MI) Mediolanum Forum
20 dicembre ASSAGO (MI) Mediolanum Forum