Qualche giorno fa vi abbiamo raccontato la finale dei Worlds 2022 di League of Legends, il campionato mondiale che ogni anno trascina in lotte senza esclusione di colpi le squadre più forti di ogni regione del pianeta. Metabolizzate le grandi giocate della finale, è importante puntare l’attenzione su alcune delle cifre di questa serata per darvi un’idea della portata di un evento del genere – che testimonia ancora una volta la volontà dell’industria videoludica di investire, con decisione, nel circuito eSports.
È di 16mila spettatori il numero stimato di spettatori che hanno preso parte dal vivo all’evento, riempiendo il Chase Center di San Francisco. Lo stadio, base operativa dei Golden State Warriors (vincitori del campionato NBA), è di recentissima costruzione: è stato inaugurato pochi anni fa, nel 2019. Riot Games ha fatto largo uso del moderno apparato tecnico della struttura, soprattutto per la cerimonia di apertura.
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CINQUE MILIONI DI UTENTI - Questa cifra da capogiro rappresenta il picco di spettatori collegati via streaming all’evento organizzato da Riot Games (5,1 milioni per essere più precisi). Si classifica, di conseguenza, al primo posto come evento più seguito di sempre per League of Legends, e al secondo posto come evento eSport più seguito nella storia.
Sono tre gli artisti che si sono alternati sul palco nella cerimonia di apertura di questa finale: dopo che il corpo di ballo ha accompagnato la presentazione degli atleti, è arrivata Edda Hayes con la sua The Call – dove una versione virtuale di Kai’Sa proiettata sul perimetro dell’arena ha dato vita a uno spettacolo di luci violacee. A seguire è stato il turno di Jackson Wang con Fire to the Fuse: l’artista, originario di Hong-Kong ma trasferitosi ormai da anni in Corea del Sud, ha preso parte attivamente alle coreografie in un’esibizione fantastica (non che ci sia da stupirsi rispetto alle sue doti atletiche); nel suo curriculum ci sono anche successi nel circuito nazionale giovanile di scherma!
Per finire, è arrivato sul palco Lil Nas X (con tanto di parrucca bionda e corpetto scintillante) e la sua Star Walking, inno di questi Worlds 2022 e successo che ormai sentiamo passare da un po’ anche nelle radio nostrane, con già quasi 93 milioni di riproduzioni su Spotify. L’artista, che in questo momento si trova in Europa per il suo tour, è stato nominato da Time, nel 2019, una delle 25 personalità più influenti di Internet per il suo "impatto globale sui social media".
CAMPIONE A VENTISEI ANNI - Si tratta dell’età di Faker e Deft, i due atleti al centro delle formazioni di T1 e DRX. Hanno persino frequentato la stessa scuola, prima di debuttare come professionisti – entrambi nel 2013. Sono ben oltre l’età media dei giocatori professionisti del circuito coreano: pensate che Zeus, titolare T1 per la corsia superiore, ha appena 18 anni. Spesso si pensa che un gioco che richiede dei riflessi così rapidi sia adatto soltanto ai giovanissimi, ma dopo dieci anni di attività passati al massimo livello, sia Faker che Deft hanno dimostrato che non è necessariamente così.
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182 MINUTI - La durata complessiva delle cinque partite di questa finale. A queste bisogna aggiungere tutto il tempo trascorso durante il draft dei campioni, in cui le squadre (e gli allenatori, soprattutto!) devono cercare d'intuire le strategie avversarie e capire al volo come contrastarle – con un roster di 162 campioni è un lavoro molto, molto difficile.
Ad allungare ulteriormente questo evento c’è il tempo passato "negli spogliatoi", indispensabile per cercare di riflettere sugli errori della partita appena conclusa e cercare di migliorare in quella successiva. Anche in questo frangente, il ruolo degli allenatori è assolutamente centrale: pensate a quanti discorsi da spogliatoio devono essere pronti a fare, per motivare gli atleti a dovere!
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OLTRE 2 MILIONI DI DOLLARI - Si tratta del montepremi totale messo in palio nel corso dell’evento, diviso in modo proporzionale tra le prime dodici squadre. Questo va ad arricchire ulteriormente il patrimonio del giocatore da molti considerato il migliore di tutti i tempi, Faker, che nonostante la sconfitta continua a sedersi su un tesoretto di oltre un milione e 400mila dollari – introiti accumulati grazie a tutti questi anni di vittorie… ma anche di occasionali secondi posti.