"per ridare la vita di tutti i giorni ai malati di tumori del sangue"

Leucemia, "Non vedo l’ora": ecco la nuova campagna di sensibilizzazione di AIL Milano

Un altro impegno concreto della sezione meneghina dell'Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma per ridare la vita di tutti i giorni ai malati di tumori del sangue

© Da video

"Non vedo l'ora" è la nuova campagna di sensibilizzazione voluta da AIL Milano, Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma, e scritta da Gibbo&Lori per porre al centro il bisogno dei pazienti oncoematologici di trovare un senso di continuità rispetto a ciò che è loro accaduto. E cosa accade? Accade una prima diagnosi di malattia, una recidiva, una seconda recidiva, l'attesa di un trapianto, l'attesa di un futuro. I pazienti oncoematologici - ricorda così AIL Milano - subiscono una brusca interruzione del loro percorso di vita in cui "esistere nel tempo" diventa un obiettivo faticoso da raggiungere. Dall'incontro con le persone che richiedono l'aiuto dell'associazione si nota quanto la prerogativa per "esistere nel tempo" sia definita da ritmi, abitudini, normalità. Ed è proprio sugli aspetti che definiscono la "Normalità" che AIL Milano con la sua campagna vuole portare l'attenzione.

L'impegno di AIL Milano - Creare i presupposti pratici ed emotivi di sostenibilità alla malattia è il senso del lavoro che ogni giorno AIL Milano svolge, attraverso azioni concrete e progetti dedicati, come "Non vedo l'ora".

Grazie, poi, ad "AIL Accoglie. Una Casa per chi è in cura", sono 250.000 i pernottamenti offerti a titolo gratuito ai pazienti e ai loro famigliari che in questi 25 anni hanno trovato accoglienza nelle Case di AIL Milano. In pochi anni il fenomeno del pendolarismo sanitario ha costretto molti malati oncoematologici, provenienti da altre regioni e da altri paesi, a trasferirsi a Milano per l'intero periodo delle cure, cure che possono protrarsi anche oltre l'anno. AIL Milano consente ai pazienti e alle loro famiglie di ricostruire il proprio ambiente domestico, di sentirsi accolti 'a casa' e di vivere in un alloggio sicuro e gratuito, aspetto spesso fondamentale perché la malattia e il trasferimento in una città cara come Milano portano con sé gravi conseguenze economiche.

Dal marzo 2021 AIL Milano ha ampliato la sua offerta di servizi attivando un ambulatorio di supporto psicologico gratuito e rivolto esclusivamente ai pazienti oncoematologici e alle loro famiglie. Uno spazio in cui le persone che fanno richiesta possono accedere tempestivamente ed essere accolte da due psicologhe e psicoterapeute esperte nel campo dell'oncoematologia. In 18 mesi di attività l'ambulatorio ha registrato 130 richieste (29 familiari, 101 pazienti) per un totale di 1841 colloqui (406 colloqui familiari, 1435 colloqui con i pazienti) di cui 742 (41%) svolti da remoto, così da poter accogliere e supportare i bisogni dei pazienti che non riescono ad accedere fisicamente all’ambulatorio, e 1098 (59%) colloqui svolti in presenza.

Negli ultimi anni AIL Milano ha fornito anche 2.200 accompagnamenti alle terapie per i pazienti che non hanno una rete familiare di appoggio, 250 visite domiciliari di cure palliative precoci e simultanee. Ad oggi, inoltre, sono quasi 300 i pazienti fragili sostenuti anche economicamente da AIL Milano.

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