Le elezioni di Midterm negli Usa confermano la Florida ormai fortino dei repubblicani. Il governatore Ron DeSantis è stato rieletto. L'italo-americano è tra i possibili candidati per la Casa Bianca, dove sarebbe il principale rivale di Donald Trump se anche l'ex presidente dovesse scendere in campo, come ha lasciato intendere.
"Negli ultimi quattro anni abbiamo assistito a grosse sfide per la gente del nostro Stato, per i cittadini degli Stati Uniti e soprattutto per la libertà", ha detto DeSantis nel discorso della vittoria, "abbiamo scelto i fatti invece che la paura, l'istruzione invece che l'indottrinamento, legge e ordine invece che sommosse e disordine. Una "vittoria storica", l'ha definita lui stesso.
Grazie all'insolito supporto degli elettori ispanici, DeSantis ha dominato persino nella contea di Miami-Dade e con il margine più ampio per un candidato repubblicano negli ultimi 40 anni. "È evidente che in queste elezioni abbiamo avuto un cospicuo numero di voti di persone che non avevano scelto me la volta scorsa", ha rimarcato compiaciuto, aggiungendo di essere "onorato" di essersi guadagnato la loro "fiducia e il loro supporto in questi quattro anni".
Definito dal Financial Times e da altri media Usa "un Trump con cervello e senza drammi", DeSantis è ormai divenuto il nuovo volto del partito repubblicano, il possibile rivale del tycoon alle presidenziali del 2024. Nato come giovane in ascesa spinto da Trump, ormai la sua figura si pone come l'anti-Trump del Gop.
Nonostante il risultato delle elezioni di Midterm, DeSantis si è guardato bene dall'assicurare agli abitanti della Florida la sua permanenza per tutto il termine del mandato da governatore. Gli occhi e le ambizioni del giovane repubblicano sarebbero già da tempo puntati sulla Casa Bianca. Se, secondo i sondaggi, DeSantis sarebbe il candidato di gran lunga favorito in assenza di Trump, il vantaggio dell'ex presidente in un'eventuale corsa contro il suo ex-protegé alle primarie sembra essersi ridotto.
A 44 anni, DeSantis sarebbe il candidato giovane, forte, preparato, carismatico e intelligente che i repubblicani che non apprezzano Trump voterebbero. Un cristiano rispettabile con una famiglia modello. Nel 2018 Trump gli aveva offerto il proprio supporto, partecipando a comizi in suo favore e definendolo "un leader brillante e giovane", ma nel 2022 non ha partecipato alla campagna di riconferma del governatore e non l'ha invitato al suo comizio organizzato a Miami per il senatore Rubio, che a sua volta ha vinto al Senato.
Se in passato Trump aveva definito DeSantis suo "grande amico", oggi in conversazioni private l'ha bollato con l'aggettivo "ingrato", commentando con il suo team mentre monitorava l'ascesa del governatore nei sondaggi: "L'ho creato io". "Non capisco cosa sia successo", "non capisco perché non mi apprezzi di più", avrebbe detto Trump in privato diverse volte negli ultimi mesi secondo il Washington Post. Sembrerebbe che i due ex-alleati non si parlino da tempo.
Ciononostante, Trump ha votato per DeSantis a Palm Beach (Florida) il giorno delle elezioni, commentando: "Sarà una giornata emozionante per i repubblicani". Pur avendolo definito bigotto con un gioco di parole, "DeSanctimonious", qualche giorno fa, Trump non ha criticato il governatore durante la manifestazione pro-Rubio a Miami e ha spinto gli elettori a votare per una sua riconferma.
Laureatosi con lode a Yale, università Ivy league in cui era il capitano della squadra di baseball, DeSantis è stato uno studente modello alla Harvard Law School, una delle migliori al mondo, e si è anche guadagnato una stella di bronzo per meriti militari. Deputato della Camera dei Rappresentanti della Florida dal 2012 e fautore di un'intensa lotta contro l'amministrazione Obama, si dimise nel 2018 per concentrarsi sulla campagna elettorale per le elezioni governatoriali.
Durante il suo primo mandato da governatore, DeSantis si è trasformato in paladino dell'estrema destra. Apprezzato da molti per la sua politica anti-restrizioni e anti-obbligo di mascherina dopo i primi mesi di pandemia, il governatore ha vietato alle scuole di insegnare la "critical race theory", teoria basata sul presupposto che la disuguaglianza tra le etnie sia sistemica e, quindi, parte integrante della società americana e del suo sistema di giustizia criminale.
Oltre ad aver vietato l'uso di alcuni libri di matematica che contenevano elementi della teoria critica della razza e "indottrinavano gli studenti", DeSantis ha firmato una legge che limita le discussioni su orientamento sessuale e identità di genere nelle scuole pubbliche dall'asilo alle elementari, definita dai critici 'Don't say Gay bill'. In risposta alla presa di posizione della Disney contro tale legge, il governatore ha eliminato il distretto auto-governato dal colosso dell'intrattenimento a Orlando, mettendo fine ai privilegi fiscali e allo status speciale della World Disney Company.
Nella tempesta provocata dalla decisione della Corte Suprema contro la sentenza Roe v. Wade, DeSantis ha istituito il divieto di aborto dopo le 15 settimane di gravidanza, senza eccezioni in caso di stupro o incesto. Paladino della lotta all'immigrazione clandestina, quest'anno ha subito aspre critiche per aver organizzato due voli che hanno portato migranti venezuelani dal Texas a Martha's Vineyard: per prevenire il loro arrivo in Florida, il governatore ha "affrontato il problema alla radice", trasportando i migranti nell'isola che e' ormai un baluardo democratico, frequentata dalle potenti e'lite americane liberali.
Il Dipartimento del Tesoro sta effettuando un'investigazione sul potenziale utilizzo improprio di fondi federali da parte di DeSantis per finanziare i voli. Preoccupato per l'incremento spropositato del debito pubblico, il governatore è a favore di sanzioni più dure contro la Russia; al contrario, Trump ha suggerito all'Ucraina di scendere a patti con Putin. Quest'anno, DeSantis ha anche istituito l'Ufficio dei Crimini Elettorali e della Sicurezza per investigare sulle irregolarità di voto. Alcuni ex carcerati sono stati arrestati per frode per aver votato pur non avendone il diritto. Secondo i sondaggi, i repubblicani ancora oggi sceglierebbero Trump per la candidatura alle presidenziali.
Nonostante ciò, in alcuni sondaggi in Florida Ron DeSantis è passato in testa. Il governatore non ha criticato Trump apertamente, probabilmente per non inimicarsi i trumpisti. Molto esplicite, invece, le critiche all'operato del presidente Biden nella gestione dell'Afghanistan, dell'immigrazione, dell'economia, del Covid, della guerra in Ucraina. Non usuali, invece, le lodi al presidente per aver dichiarato lo stato di emergenza dopo l'uragano Ian e aver così concesso fondi federali alla Florida per le operazioni di soccorso e ricostruzione. Qualche mese prima, DeSantis aveva fatto notare il contrasto tra lui e un presidente "quasi-senile", a cui lo staff deve rettificare le dichiarazioni "ogni volta che apre bocca, a differenza di una persona come me, diretta, che dice ciò che pensa e fa ciò che promette".