Manovra, cosa cambia per la flat tax per le partite Iva: soglia estesa a 85mila euro
La misura sarà meno ambiziosa del previsto: si puntava ai 100 mila euro, ma l'asticella per gli autonomi Iva salirà comunque dagli attuali 65mila euro
Nella manovra da circa 30 miliardi (22 miliardi in deficit andranno tutti alle misure per l'energia) che il governo si appresta a varare ci sarà sicuramente l'intervento sulla flat tax per le partite Iva, nonostante i rischi evidenziati nella Relazione sull'evasione allegata alla Nadef (la soglia "puògenerare comportamenti anomali", con la possibile tendenza a "sottodichiarare" per poter avere il beneficio). La soglia per autonomi e partite Iva sarà estesa dagli attuali 65mila euro: ma la misura sarà meno ambiziosa del previsto, si puntava ai 100 mila euro, ma l'asticella dovrebbe fermarsi a "85/90 mila", annuncia il sottosegretario all'economia, Federico Freni, che conferma anche come sia allo studio l'ipotesi di ridurre la soglia da cui scatta la riduzione delle detrazioni.
Sicura anche la revisione del reddito di cittadinanza, anche se al ministero del lavoro non c'è ancora una proposta precisa. La Lega spinge per un sussidio "rinnovabile per periodi sempre più brevi e con un assegno a scalare", spiega il sottosegretario Claudio Durigon, con uno stop per chi "rifiuterà anche una sola offerta" (al momento il beneficio decade dopo due offerte rifiutate). C'è poi il delicato tema delle pensioni, con la necessità di superare la Fornero: la soluzione sembra essere Quota 41, ma con 61-62 anni d'età. Temi, quelli del lavoro e delle pensioni, su cui un primo confronto è atteso al tavolo tra la premier Meloni e i sindacati.
Previsti in manovra anche l'
innalzamento del tetto ai contanti (a 5mila euro anche se la Lega chiedeva una soglia a 10mila euro), la
revisione del superbonus (che passa dal 110% al 90%, con l'apertura anche alle villette che da gennaio sarebbero state escluse) - che intanto a correre con detrazioni oltre i 60 miliardi - una nuova rottamazione e il rinvio di un altro anno di
sugar tax e
plastic tax.
Sembra invece in discesa il percorso verso il nuovo decreto aiuti, con un pacchetto di misure già definito: oltre alla proroga dei crediti di imposta per le energivore e dello sconto benzina, il provvedimento conterrà anche coperture (per circa 3 miliardi) destinate al Gse per gli acquisti di gas e la possibilità per le imprese di erogare un premio ai dipendenti esentasse fino a 3mila euro. Le risorse arrivano dallo spazio di bilancio di 9,1 miliardi ricavato con la Nadef. Parte dei fondi servirà anche per anticipare alcune spese per investimenti pubblici.
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