Una galleria a cielo aperto su delle tele improbabili: le campane per la raccolta differenziata. È successo a Roma, dove dal 4 al 6 novembre il quartiere Aurelio è stato colorato dalle Gallerie d’Arte Urbana (GAU), un progetto che ha trasformato in opere d’arte i contenitori del riciclo del vetro della Capitale.
Per l’occasione GAU si è confrontato con il futuro e le sue visioni attraverso i colori e la creatività di più di 20 street artist italiani. Un racconto fatto di immagini sui possibili futuri del nostro Pianeta, tra tecnologia e ambiente. Un museo urbano, basato sul concetto dell’arte come bene comune, il cui scopo è produrre bellezza e funzionalità, sensibilizzando la cittadinanza sulla tematica ambientale. Risanamento urbano e creatività, per ripensare il tessuto cittadino con un occhio all’ambiente.
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Quella di quest’anno è stata la sesta edizione delle Gallerie d’Arte Urbana e per questo appuntamento è stato chiesto ai diversi artisti di lavorare in coppia, unendo stili e tecniche per creare una serie di opere che hanno raccontato come loro immaginano il domani. Speranze, disfattismi e timori, ma sempre con uno sguardo al futuro.