Al museo del Prado di Madrid c'è stata una nuova incursione degli attivisti per il clima. Due giovani ecologisti hanno poggiato le mani sulle cornici di due dipinti di Goya e, sulla parete, hanno scritto con vernice nera "+1,5 gradi" per richiamare l'attenzione sul problema della crisi climatica. I due sono stati arrestati e presi in custodia dalle forze dell'ordine. Le opere di Goya non sono state danneggiate, mentre le cornici presentano lievi danni.
Le attiviste fanno parte del collettivo ambientalista Futuro Vegetal. I dettagli dell'incursione si possono osservare in un video diffuso dal gruppo stesso su Twitter. "La scorsa settimana, l'Onu ha riconosciuto l'impossibilità di rimanere al di sotto del limite stabilito nell'Accordo di Parigi di 1,5 °C di aumento della temperatura media rispetto ai livelli preindustriali", si legge sul profilo del collettivo ambientalista che ha rivendicato l'azione al museo madrileno. "Ciò compromette la nostra capacità di coltivare, poiché gli eventi meteorologici estremi come la siccità diventeranno più frequenti. Nonostante ciò, le politiche governative continuano a sovvenzionare il sistema agroalimentare industriale, uno dei principali responsabili della crisi climatica e soprattutto vulnerabile al contesto climatico che abbiamo dietro l'angolo. Dobbiamo cambiare ora". Altre azioni simili sono state messe in atto nei giorni scorsi in altri musei, ad esempio in una mostra su Van Gogh a Roma.
I reati contestati ai due giovani, entrambi maggiorenni, sono "alterazione dell'ordine pubblico" e "danni". Il ministro della Cultura spagnolo, Miquel Iceta, ha condannato l'accaduto, definendolo un "atto vandalico". "Non c'è causa che giustifichi l'attacco al patrimonio di tutti", ha scritto su Twitter.
Museo del Prado condanna l'atto di protesta di ecoattivisti - Il Museo del Prado di Madrid "condanna" l'atto "di protesta". "Stiamo lavorando per tornare alla normalità il prima possibile. Rifiutiamo il mettere in pericolo il patrimonio culturale come metodo di protesta", spiega il Prado in un tweet".