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Ikea denuncia l'autore di un videogioco horror per aver utilizzato il proprio marchio

Il gioco horror indipendente The Store Is Closed è nel mirino del colosso svedese per aver utilizzato dettagli troppo vicini al suo brand senza permesso

IGN

Con l'avanzare di tecnologie sempre più sofisticate, sono andati moltiplicandosi anche i videogame che si rifanno alla vita di tutti i giorni, specialmente per quelli di stampo horror e apocalittico: il realismo si spinge tanto oltre da infrangere spesso diversi copyright, com'è successo allo sviluppatore di un videogame indie, al quale è stato chiesto dal colosso svedese dell'arredamento IKEA di rimuovere tutti i riferimenti ai suoi negozi.

Lanciato su Kickstarter, il noto portale dedicato al crowdfunding, il videogioco non ci ha messo molto a farsi notare dal pubblico e dai legali della stessa azienda specializzata in design e complementi d'arredo.

Intitolato The Store Is Closed, il survival horror è stato creato dallo sviluppatore Jacob Shaw (in arte Ziggy) e non risulta ancora disponibile per la vendita, dato che mancano ancora pochi giorni alla chiusura della sua campagna di raccolta fondi che, allo stato attuale, ha ottenuto 66mila dollari a fronte di un obiettivo iniziale di poco più di 11mila dollari. La pagina dedicata del gioco lo descrive come un survival horror cooperativo ambientato in un negozio di mobili, con meccaniche di crafting e costruzione.

La lettera legale dell'avvocato newyorkese di IKEA, Fross Zelnick, accusa Shaw di aver utilizzato "elementi associati ai famosi negozi IKEA", i cui dettagli schiaccianti includono l'inconfondibile insegna gialloblu con il nome scandinavo "Styr" (che significa appunto "store" in inglese, ossia negozio) e il classico capannone di colore blu.

Zelnick puntualizza inoltre come il gioco contenga "mobili che assomigliano a quelli di IKEA", ma Shaw ha negato di aver progettato i mobili pensando alla società svedese. "Per realizzare questo gioco ho acquistato pacchetti di asset generici", ha contestato lo sviluppatore, spiegando che si tratta di mobili che possono essere inseriti in qualsiasi videogioco a pagamento, osservando infine come alcune di queste accuse siano piuttosto vaghe. Il gioco, tuttavia, presenta anche un percorso grigio sul pavimento che indica la direzione da seguire al cliente, proprio come succede nei negozi IKEA.

In ogni caso, la lettera concede a Shaw dieci giorni lavorativi per rimuovere questi "dettagli" dal gioco, per il quali il game designer ha affermato di aver dovuto abbandonare il test "alpha" per concentrarsi invece sui cambiamenti richiesti.

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