Twitter a pagamento, Elon Musk: il servizio blue (e le spunte) a 8 dollari al mese
Il magnate da pochi giorni proprietario del social network annuncia una rivoluzione che però non piace a tutti
Twitter a pagamento, Elon Musk da qualche giorno neo proprietario del social network, alla fine lo ha annunciato: il servizio Twitter blue, una serie di servizi premium della piattaforma, aumenta di prezzo e passa a 8 dollari al mese. "L'attuale sistema dei 'Signori & Vassalli' di Twitter per chi ha o non ha una spunta blu è una cavolata. Potere al popolo! Spunta blu per 8 dollari al mese", ha Elon Musk sul suo profilo. Il magnate lascia quindi intendere che il servizio sarà necessario per ottenere anche la spunta blu che attualmente viene assegnata solo ai profili verificati di personaggi famosi oppure aziende.
Twitter Blue, il servizio a pagamento della società che cinguetta, costerà 8 dollari al mese. Lo twitta Elon Musk, sottolineando che gli abbonati avranno, fra l'altro, la possibilità di postare video e audio lunghi. La precisazione di Musk segue le polemiche seguite alle indiscrezioni su un possibile costo del servizio di 19,99 dollari al mese contro i 4,99 dollari attuali. Quello che sta facendo il neo proprietario del social network è un terremoto. In poche ore Musk ha licenziato tutti i vertici della società, si è autonominato amministratore unico e ora si prepara a rivoluzionare le regole di Twitter.
L'intervento di Musk ha chiarito indirettamente la sua strategia, ovvero ampliare i flussi dei ricavi al di là della pubblicità che ora rappresenta il motore di crescita di Twitter. Il patron di Tesla d'altronde lo ripete da mesi che la società che cinguetta deve fare maggiore affidamento sugli abbonamenti rispetto agli spot pubblicitari per migliorare. L'abbonamento a Blue si inserisce proprio in questo quadro: da una lato aumenta i ricavi e dall'altro implica l'esistenza di profili certificati, cruciali nella battaglia di Musk contro gli account spam o falsi.
Che cos'è Twitter Blue - Ma che cosa è Twitter Blue. Molti lo identificano come le spunte blu che ufficializzano un account ma è un realtà qualcosa in più. Si tratta di un abbonamento premium (attualmente disponibile negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Nuova Zelanda) che offre dei servizi in più come l'invio di video lunghi oppure l'annullamento di post già inviati (per magari correggere un refuso) oltre a una serie di funzionalità per personalizzare la propria navigazione.
Musk si propone di pagare editori che forniscono news - Elon Musk, ceo di Tesla e neo-proprietario di Twitter, ha proposto un "bypass del paywall per gli editori disposti a lavorare" con la piattaforma di social media. "Ciò darà anche a Twitter un flusso di entrate per premiare i creatori di contenuti", ha spiegato Musk in un post. In pratica Twitter si propone come "venditore" per quegli editori che vorranno cedere i loro contenuti alla piattaforma.
Polemica sulle spunte blu - Ma l'accesso alle spunte blu anche al "popolo" lascia un po' interdetti i vip presenti sulla piattaforma. Diversi giornalisti hanno chiesto a Musk come potrà impedire a chiunque di aprire profili con nomi di personaggi famosi senza che ci sia più una "verifica" da parte della società che dietro quel profilo ci sia effettivamente quella persona. Ma su questo Elon Musk ancora non ha risposto. "Spiegherò la ratio nel dettaglio prima che" il nuovo modello sarà adottato, aggiunge il miliardario secondo il quale la sua idea è "l'unico modo per sconfiggere i bot e i troll".
Da quando ha assunto il comando del social completando l'acquisizione da 44 miliardi di dollari, il miliardario sta lavorando a tempo pieno per gettare le basi della nuova Twitter. Lo fa con tutti gli occhi puntati addosso e fra un enorme scetticismo dovuto al timore che il social targato Musk possa diventare una "piazza" di odio sotto la copertura della "libertà di parola".
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