Una fuga dal laboratorio di Wuhan. Secondo un autorevole rapporto presentato di fronte al Senato Usa, ci sarebbero le "prove sostanziali" che la pandemia Covid-19 sia stata causata da un errore nel campo della ricerca. Mentre mancherebbero ancora le prove di una causa naturale della trasmissione del virus. Il sospetto è che la riluttanza della Cina a collaborare o ad aprire l'Istituto di virologia di Wuhan significhi che "non merita più il beneficio del dubbio", avvalorando la tesi di una "fuga di agenti patogeni" proprio da lì.
Le indagini statunitensi - I membri repubblicani della Commissione sanitaria del Senato hanno esaminato centinaia di studi sulle origini del Covid e hanno intervistato decine di esperti. I politici hanno scritto: "Sembra ragionevole concludere che la pandemia Covid-19 sia stata, molto probabilmente, il risultato di un incidente legato alla ricerca". Hanno sottolineato la mancanza di "prove critiche" che dimostrino che il virus è passato naturalmente dagli animali all'uomo. Lo riporta il Daily Mail.
Il laboratorio di Wuhan non risponde - Il rapporto, però, ha ammesso che mancano ancora informazioni cruciali sulla vera origine. Le domande sull'Istituto di virologia di Wuhan, situato a otto miglia di distanza dal mercato, sono rimaste senza risposta. I repubblicani, tuttavia, hanno sostenuto che i campioni di Covid raccolti dal mercato di Wuhan sono troppo simili al virus osservato negli esseri umani per essere stati diffusi dagli animali. Il rapporto ha rilevato che ci sono stati almeno sei incidenti legati alla ricerca che hanno coinvolto il Covid presso laboratori di biosicurezza in Cina, Taiwan e Singapore. Secondo gli esperti, gli errori umani, i guasti meccanici, i morsi o le fughe degli animali, la formazione inadeguata, i finanziamenti insufficienti e la pressione per i risultati sono possibili cause di fuoriuscite di agenti patogeni virulenti, capaci a loro volta d'infettare animali ed esseri umani fino a comportare la fuga di virus dal laboratorio.