Il Covid non è sconfitto, ma il peggio è passato, grazie ai vaccini. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Quirinale in occasione dei Giorni della Ricerca, aggiungendo: "Dopo oltre due anni e mezzo di pandemia non possiamo ancora proclamare la vittoria finale. Dobbiamo ancora far uso di responsabilità e precauzione, tuttavia sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle". "Senza l'ammirevole impegno della scienza per individuare i vaccini, scoperti e prodotti in tempi record, oggi saremmo costretti a contare molte migliaia di morti in più", conclude il capo dello Stato.
"Il Covid non è sconfitto" - Non è ancora il momento, dunque, di chiudere la pratica Covid 19 per Mattarella, che lancia un monito sulla necessità di usare la giusta cautela nella gestione della fase attuale della pandemia. "La sanità pubblica - sottolinea il presidente della Repubblica - ha il compito di mantenere alta la sicurezza soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse. Tuttavia sentiamo che il periodo più drammatico è alle nostre spalle".
Per il capo dello Stato gli anni della pandemia hanno mostrato a tutti il valore della scienza. "Sentiamo - dice - di dover dire grazie alla ricerca medica e scientifica. Grazie a tutti voi che da anni vi impegnate, ognuno nel proprio campo professionale, per consentire ulteriori passi avanti in questo percorso. Grazie anche a chi è testimone di solidarietà, perché questa contribuisce a sorreggere l'opera della scienza; di cui la generalità delle persone negli ultimi tre anni ha intensamente avvertito la fondamentale importanza".
Tra i risultati più rilevanti dell'opera della ricerca scientifica, Mattarella cita i vaccini.
La cerimonia al Quirinale con la premier Meloni - Si è svolta al Palazzo del Quirinale la cerimonia di celebrazione de "I Giorni della Ricerca", iniziativa promossa dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc). Sono intervenuti Andrea Sironi, presidente della Fondazione Airc, Federico Caligaris Cappio, direttore scientifico della Fondazione, Federica Facciotti, direttrice del laboratorio di immunologia mucosale dell'Istituto europeo di oncologia I.R.C.C. srl di Milano, Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, Orazio Schillaci, ministro della Salute. Presente anche il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
"L'Airc - ha sottolineato Mattarella - ha dato negli anni un fortissimo impulso all'insieme della ricerca italiana, e ha contribuito a ottenere, nella lotta contro il cancro, risultati di straordinaria portata, apprezzati in tutto il mondo. I risultati delle ricerche sono a loro volta divenuti punti di partenza per ulteriori scoperte. L'insegnamento più grande che viene da queste esperienze è proprio quello del dialogo, dell'interscambio, della reciproca collaborazione. Tanto più si lavora insieme, senza barriere, tanto più vi saranno avanzamenti per il genere umano e in ogni campo la ricerca è indispensabile", ha aggiunto.
"Usare al meglio risorse Pnrr per efficienza della sanità" - "La pandemia ci ha fatto capire quanto è importante il Servizio sanitario nazionale e quanto è prezioso il suo carattere universalista, cioè la vocazione a proteggere tutti i cittadini senza esclusioni. Al tempo stesso, abbiamo toccato con mano anche i limiti delle nostre strutture e della nostra organizzazione sanitaria, così come si è evoluta nei decenni", ha commentato Mattarella che chiede di "usare al meglio le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per accrescerne l'efficienza".