Pd, Letta: "Prima un manifesto di valori e principi, poi le primarie il 12 marzo"
Il segretario dem detta l'agenda nella sua relazione alla direzione del partito, e attacca il Terzo Polo: "Non ci facciamo prendere in giro, parte dell'opposizione ha messo le tende nella maggioranza"
Il Pd prova a ripartire. Parola di Enrico Letta che, a margine della direzione di paritto, detta l'agenda: "L'obiettivo è a gennaio avere l'opportunità di elaborare un manifesto di valori e dei principi e far sì che poi immediatamente dopo ci si confronti fra gli aderenti per votare i candidati e le candidate. Due di loro, andranno alle primarie, che si potranno svolgere in una data che io ho immaginato sia il 12 marzo".
Poi, dal segretario del Pd, una frecciatina al Terzo Polo: "Siamo sempre disponibili a dialogare con il resto dell'opposizione, ma non ci facciamo prendere in giro. C'è una opposizione che della opposizione non ha nulla e che ha già trasferito le tende nel campo della maggioranza. Chi passa il tempo ad attaccare l'opposizione è solo una stampella della maggioranza". Chiaro il riferimento a Matteo Renzi e Italia Viva.
La strada verso il congresso del Pd - "Il 7 novembre - spiega Letta - cominceremo con l'appello, poi a metà novembre l'assemblea per votare gli aggiustamenti allo Statuto necessari a quello che ho detto adesso e poi il regolamento congressuale". Letta ha spiegato nella direzione dl Pd che il primo passo del congresso è un appello alla partecipazione, che non sarà un appello a fare gli spettatori ma a decidere: "Per rendere la partecipazione la più larga - ha detto - propongo che si possa aderire fino all'ultimo momento utile". Per questo le candidature alla segreteria nazionale "dovranno essere presentate entro il 28 gennaio 2023".
La Marcia su Roma - Il segretario del Pd, prima di recarsi al Nazareno, in occasione del centenario della Marcia su Roma era stato a deporre una corona di fiori al monumento che ricorda l'uccisione di Giacomo Matteotti: "Oggi l'impegno di tutti in politica è ricordare il momento più buio e rafforzare la democrazia". "Il ricordo delle vittime del fascismo e di Matteotti è il monito che 100 anni fa la democrazia fini e iniziò il periodo più buio. Noi vogliamo celebrare la democrazia oggi, domani, sempre".
Letta attacca il governo - Il Pd deve essere determinato "perchè il governo Meloni non ha perso tempo rispetto alle indicazioni con cui muoversi, riportando le lancette indietro. Penso alle scelte inattese sul fatto con annunci profondamente sbagliati perchè danno un chiaro segno: disattendere la filosofia complessiva delle scelte che abbiamo fatto in questi anni con il ministro della salute, Roberto Speranza", ha aggiunto Letta. "Il messaggio è liberi tutti. Un messaggio che è contro tutto ciò per cui abbiamo lottato in quesi anni. Un messaggio sbagliato nei toni e nei tempi che sottintendono la volontà di fare un regolamento di conti sul passato". Anche sul contante è "un liberi tutti. L'uso del contante ha il senso di strizzare l'occhio agli evasori", continua il segretario Pd.
Opposizione al governo - "Oggi entriamo in una nuova fase della nostra storia, - ha detto il segretario del Pd - una storia di opposizione. Anche questo elemento di condivisione deve diventare sempre di più parte integrante del nostro modo di essere. Non facciamoci spaventare dal fatto che il governo abbia una evidente luna di miele, un evidente vento in poppa e noi siamo in una fase complessa e complicata".