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Meloni alla Camera: cambierò il Paese | Dal reddito di cittadinanza al fisco, ecco il programma

La Camera approva con 235 sì la fiducia al governo. Pd ed M5s all'attacco

Ansa

Giorgia Meloni ottiene alla Camera la fiducia con 235 voti favorevoli, 154 voti contrari e 5 astenuti. Senza nascondere le difficoltà che dovrà affrontare, a partire dall'emergenza del caro-energia, perché l'Italia è "una nave in tempesta", come sottolineato nel suo discorso. Ora ha i numeri, vuole governare per i prossimi 5 anni per dare al Paese (dal fisco, al Covid, fino ai migranti e al sostegno ai più deboli rivedendo il reddito di cittadinanza, ecco la sua agenda) "un futuro di maggiore libertà, giustizia, benessere e sicurezza". Critiche le opposizione. Letta: "Contrari a presidenzialismo, noi guardiani Costituzione". Conte: "Discorso a base di slogan".

Giorgia Meloni sa che deve superare "i pregiudizi" con cui è guardato il suo governo, anche all'estero, e per prima cosa assicura che l'Italia è saldamente posizionata con l'Occidente, contro la guerra di Putin in Ucraina, appieno dentro l'alleanza atlantica ("la libertà ha un costo"). A cambiare sarà l'atteggiamento: mai più col cappello in mano a Bruxelles, rispetto delle regole ma anche  richiesta, legittima, di cambiarle.  "Non sarò mai la cheerleader di nessuno", aggiunge nel corso della replica dove il tono diventa più acceso. Si lascia andare a qualche espressione romanesca, le scappa il "tu" al deputato di Verdi-Si Aboubakar Soumahoro e risponde alla deputata dem Debora Serracchiani:  "Le sembra che io stia un passo indietro agli uomini?".

Il governo di centrodestra, assicura, "non limiterà mai le libertà, anche su diritti civili e aborto". E ancora torna sulle polemiche di questi giorni: il "merito" serve per garantire anche a chi non è di buona famiglia le stesse possibilità di farcela, mentre la sovranità alimentare non vuol dire "mettere fuori commercio l'ananas" ma non dipendere dall'estero per "dare da mangiare ai nostri figli".

Le citazioni e le leggi razziali - Diverse le citazioni, dal Papa a Roger Scruton, da Steve Jobs ad Amartya Sen con riferimenti al Risorgimento e la condanna delle leggi razziali "momento più basso" della storia italiana e presa di distanza dai "r egimi antidemocraticifascismo compreso". Il nostro Paese si trova nel momento peggiore "dal secondo Dopoguerra" e serve, nel rispetto dei ruoli, il contributo di tutti. Negli ultimi dieci anni, osserva creando qualche imbarazzo negli alleati, l'Italia non è mai cresciuta perché i governi cambiavano ogni due anni. Ed ecco i suoi capisaldi della politica economica: "non disturbare chi vuole fare", "più assumi meno paghi", la "tregua fiscale", il Pnrr da portare avanti ma con i dovuti "aggiustamenti". E sul reddito di cittadinanza: "Ho sentito dire che consideriamo colpevoli i percettori del reddito di cittadinanza. Non ho mai considerato il problema i percettori del Reddito - ha precisato - ma le risposte inadeguate che si danno a quei cittadini". 

Pd ed M5s all'attacco - Il passaggio sul Covid (Meloni chiede di fare chiarezza su quanto avvenuto durante la gestione della crisi pandemica", parole che celano l'intenzione di dare vita a una commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia) è tra quelli che Enrico Letta mette nel mirino perché mette "i brividi". Letta annuncia poi che il Pd sarà "guardiano inflessibile dei principi della Costituzione", anticipando che "saremo contrari al disegno presidenzialista che non va bene per il nostro Paese".

Giuseppe Conte (M5s) promette un'opposizione "solida e puntuale nell'interesse degli italiani, ma implacabile e intransigente" e critica le parole della premier Meloni: "Solo slogan".

Mercoledì al Senato - Dopo la fiducia incassata alla Camera, Meloni è attesa mercoledì dal passaggio al Senato, dove prenderà la parola anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi che promuove l'intervento programmatico della Meloni: "Ha tracciato una rotta chiara, nel solco del lavoro fatto fino ad oggi dal centrodestra".

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