Piombino, via libera della Regione Toscana ai lavori per il rigassificatore
Giani martedì firma l'autorizzazione dopo il via libera della giunta al "memorandum" con la lista delle opere compensative. I sindacati: "Vogliamo garanzie su salute e sicurezza"
C'è il via libera ai lavori di Snam per installare il rigassificatore nel porto di Piombino. Il presidente della Toscana e commissario per l'opera Eugenio Giani annuncia per martedì la sua firma che darà formalmente l'autorizzazione già annunciata venerdì al termine dell'ultima riunione della conferenza dei servizi, che ha dato parere positivo con prescrizioni. La giunta regionale ha intanto approvato il "memorandum Piombino", cioè una lista di opere compensative pensate per il rilancio della città chieste dalla Toscana al governo.
Giani: martedì la firma, chiedo garanzie al governo - C'è inoltre anche la richiesta di una cabina di regia che comprenda presidente della Regione, presidenza del consiglio, ministri competenti e comune di Piombino. Dal momento però che il tempo stringe (il procedimento amministrativo per autorizzare il rigassificatore impone il via libera entro il 27 ottobre), il commissario ha comunque già annunciato la sua firma per il via libera. "Ora il governo - ha poi chiarito - e sono convinto che lo farà, si impegnerà per attuare quei punti sulle bonifiche, sulle infrastrutture, sullo sconto per le bollette, sul completamento del porto e sulle energie rinnovabili che riguardano il capoluogo della Val di Cornia".
La protesta dei sindacati - Anche i comitati contro il rigassificatore tirano in ballo il governo chiedendo però alla premier Giorgia Meloni di "sospendere momentaneamente ogni determinazione sul rigassificatore in attesa che il nuovo ministro della Transizione ecologica e dell'ambiente sia informato sulle questioni emerse, sulle gravi criticità denunciate". Nel frattempo anche le segreterie provinciali di Fim, Fiom e Uilm alzano la voce annunciando per martedì mattina un presidio davanti alla sede della Regione Toscana. In questi mesi, spiegano, "abbiamo più volte posto delle precise domande e osservazioni in merito alla salvaguardia della salute e sicurezza delle persone e dell'ambiente, nonché sull'operatività del porto", chiedendo a Giani garanzie perima della firma dell'autorizzazione, ma "a oggi tali risposte mancano".
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