"popoli amici"

Macron: "Diritti umani, continueremo vigilanza" | "Dare risposte comuni sull'energia"

Per la neo premier Giorgia Meloni si tratta del primo incontro con un leader straniero

© Tgcom24| L'incontro si è tenuto all'Hotel Villa Agrippina Gran Melià

Il presidente francese, Emmanuel Macron, al termine dell'incontro a Roma con la premier Giorgia Meloni, ricorda che "come europei, come Paesi vicini, come popoli amici, con l'Italia dobbiamo continuare tutto il lavoro iniziato". "Riuscire insieme, con dialogo e ambizione, lo dobbiamo ai nostri giovani e ai nostri popoli. Il nostro primo incontro a Roma, Giorgia Meloni, va in questa direzione", scrive Macron. "I presidenti di Italia e Francia hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali", fa sapere Palazzo Chigi.

"Dare risposte comuni sull'energia" - Cordiale e proficuo confronto, di oltre un'ora, tra il premier Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron. Nel corso del colloquio, che si è tenuto all'Hotel Villa Agrippina Gran Melià, sono stati "discussi tutti i principiali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all'Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori", si legge in una nota di Palazzo Chigi. 

Diritti umani, "Macron continuerà vigilanza" - Sui diritti umani "giudicheremo dagli atti del governo Meloni, in modo concreto, e vedremo come reagire tema per tema. Nell'incontro a Roma, il presidente francese ha ribadito che da parte di Parigi "continueranno vigilanza e atteggiamento esigente". Lo hanno fatto sapere dall'Eliseo.

"Sullo stato di diritto e sui valori guarderemo agli atti in modo concreto", dopo le tensioni emerse fra Roma e Parigi ad inizio ottobre con le frasi pronunciate dalla sottosegretaria francese agli Affari europei, Laurence Boone, secondo la quale la Francia sarà "molto vigilante sul rispetto dei valori e delle regole dello stato di diritto" in Italia. Giorgia Meloni aveva reagito definendo le parole della Boone una
"inaccettabile minaccia di ingerenza contro uno Stato sovrano, membro dell'Ue". 
 

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