Giorgia Meloni e i ministri del nuovo governo hanno giurato al Quirinale nelle mani del Capo dello Stato, Sergio Mattarella: prende così il via il primo esecutivo italiano guidato da una donna, Giorgia Meloni (qui potete trovare l'elenco completo dei ministri). Un governo varato in tempo record che sarà subito operativo. La neo-premier: "Serviremo l'Italia con orgoglio, subito al lavoro".
Uno dei governi più rapidi della storia della Repubblica - Il governo Meloni è il 68esimo governo della Repubblica e uno dei più rapidi: si insedia, infatti, ad appena 26 giorni dalle elezioni politiche. Non solo, tra le consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il giuramento al Quirinale sono passate infatti appena 24 ore. La leader di Fratelli d'Italia, infatti, ha accettato l'incarico di formare il governo senza riserva, forte della maggioranza conquistata nelle urne e di una lista dei ministri già pronta. I precedenti di incarico senza riserva si contano sulle dita di una mano: si tratta dei governi Giuseppe Pella (1953) e Silvio Berlusconi IV (2008).
Il giuramento - Il giuramento nel Salone delle feste del Quirinale è durato poco più di mezzora: evidente l'emozione nella voce con cui Meloni ha recitato a memoria la formula. La neo premier e i neo ministri, tutti in total black o total white, erano accompagnati dalle famiglie, anche se l'attenzione maggiore è stata per la figlia di Meloni, la piccola Ginevra.
Meloni: "Serviremo l'Italia con orgoglio" - Al termine del giuramento, e dopo le foto di rito, Meloni ha lasciato il Quirinale. A lei, come da protocollo, il saluto del picchetto d'onore nel cortile. Poi, Meloni ha lasciato il Palazzo a bordo di un'Audi grigia. "Ecco la squadra di governo che, con orgoglio e senso di responsabilità, servirà l'Italia. Adesso subito al lavoro", ha poi twittato la premier pochi istanti dopo.
Lo "scambio" dei ministeri - La cerimonia del giuramento si è svolta senza intoppi, tranne il piccolo pasticcio dello scambio di ministeri tra Gilberto Pichetto Fratin e Paolo Zangrillo: indicati rispettivamente, durante la lettura della lista dei ministri da parte della premier al Quirinale, alla Pubblica amministrazione e all'Ambiente. Ma una successiva nota ha ristabilito la realtà: Pichetto Fratin all'Ambiente, Paolo Zangrillo alla Pubblica amministrazione.
I nuovi nomi dei ministeri - I ministri sono complessivamente 24, le donne solo sei, sette con la premier ed è la percentuale di rappresentanza femminile più bassa degli ultimi tre governi. Le denominazioni dei ministeri sono in parte cambiate: compaiono la "natalità", la "sovranità alimentare", il "Made in Italy" e "l'istruzione e il merito".
Durante la cerimonia al Quirinale per il giuramento, lo speacker ha annunciato i ministeri con i loro nomi attuali: per ribattezzarli ufficialmente serve infatti una "norma primaria", quindi un decreto legge, che potrebbe anche essere il primo provvedimento del nuovo governo Meloni.
I prossimi passaggi - Ora mancano due ultimi step per l'entrata a pieno regime del nuovo esecutivo: il passaggio delle consegne a Palazzo Chigi lunedì tra Mario Draghi e Giorgia Meloni (la cosiddetta cerimonia della campanella) e il voto di fiducia alle Camere a inizio settimana.
La prima uscita pubblica della neo premier - Dopo aver lasciato il Quirinale, Meloni ha fatto la sua prima uscita pubblica: lasciati da parte i festeggiamenti ha preso parte al funerale di Francesco Valdiserri, il figlio di due giornalisti del Corriere della Sera, ucciso a 18 anni da un'auto sulla Colombo mentre camminava sul marciapiede.