C'è grande attesa nei confronti di God of War: Ragnarok, l'esclusiva PlayStation indubbiamente più importante dell'anno. Il nuovo videogioco d'azione di Sony Santa Monica racconterà il secondo e ultimo atto nella dilogia norrena dopo che la serie, da sempre legata alla mitologia greca, ha deciso di esplorare nuovi orizzonti con l'episodio del 2018: per farlo, lo studio ha deciso di puntare tutto sul "ragnarok", la fine del mondo nella tradizione nordica.
Tgcom24 e Mastergame hanno avuto l'opportunità di provare in anteprima la versione completa del gioco d'azione in uscita il 9 novembre e a raccontarvi le prime impressioni dopo otto ore trascorse in compagnia della versione per PlayStation 5.
IL SEGUITO IDEALE - God of War Ragnarok parte dall'epilogo dell'episodio precedente per raccontare una nuova storia in cui Kratos e Atreus, padre e figlio protagonisti dell'avventura, dovranno affrontare le conseguenze delle loro azioni e decisioni. Midgard è piombata nell'eterno gelo dopo l'arrivo del Fimbulwinter, che ha avvolto nella neve tutto il regno cambiando la conformazione di alcuni scenari già visti in precedenza: ciò significa che le ambientazioni del primo episodio saranno molto differenti rispetto a quelle viste quattro anni e mezzo fa, e in alcuni casi sarà possibile esplorarle a bordo di una slitta trainata da due poderosi lupi.
Non ci saranno, però, solo vecchie ambientazioni nel nuovo cammino dei due personaggi: già dopo poche ore, infatti, Kratos e Atreus partiranno alla volta di alcuni dei nove regni che Odino aveva bandito nel predecessore, come Svartalfheim, il regno dei nani. Qui, Sony Santa Monica ripropone la struttura "aperta" già vista nel capitolo su PlayStation 4, con un'ambientazione che sarà esplorabile a bordo di un'imbarcazione senza particolari vincoli e la possibilità di svolgere missioni principali, quest secondarie oppure obiettivi opzionali che potrebbero portare a nuovi equipaggiamenti più potenti.
La scelta è nelle mani del giocatore, e sebbene l'esplorazione non sia "libera" come i giochi di ruolo open-world à la Horizon - per restare in casa PlayStation - di sicuro sono ampie abbastanza da renderla piacevole e varia. Il merito è anche dei numerosi enigmi e puzzle ambientali, che sfruttano peraltro una rinnovata attenzione da parte degli sviluppatori per l'uso combinato di abilità speciali e armi per dar vita a rompicapo davvero ottimi, specialmente quando Kratos può ghiacciare la sua ascia Leviatano o infiammare le leggendarie Lame del Caos per interagire con lo scenario circostante in modi completamente nuovi.
SEMPRE PIÙ BRUTALE - In tal senso, le novità non si limitano esclusivamente all'esplorazione, ma anche al vero fulcro dell'esperienza di gioco: il combat system. God of War Ragnarok riparte dalle basi del capitolo precedente per dar vita a meccaniche più avanzate, nuove abilità e una maggiore attenzione agli alleati, come lo stesso Atreus: oltre a essere più reattivo e utile negli scontri contro vecchi e nuovi nemici, il ragazzo dispone ora di un proprio albero delle abilità e può contare su nuovi trucchi come le frecce soniche, che consentono di stordire gli avversari e danno vita anche a modi inediti di sbloccare percorsi, attivare trappole, e così via.
Il protagonista, il dio della guerra Kratos, può sempre contare sull'alternanza tra l'ascia Leviatano (da lanciare e richiamare a piacimento) e le spade Lame del Caos, in aggiunta allo Scudo del Guardiano (utile per parare e rispedire al mittente gli attacchi nemici) e l'inconfondibile Furia di Sparta, una "super mossa" che consente di togliersi dai guai nelle situazioni più complesse. Ci sono nuove abilità che dimostrano la voglia della software house di sperimentare idee fresche, e tra tutte la possibilità di attaccare i nemici con colpi devastanti dopo aver ghiacciato l'ascia o fatto ruotare le lame fino a infuocarle rappresenta un plus non indifferente.
Gli avversari, dal canto loro, sono sempre più pericolosi e pronti a sfruttare la superiorità numerica per fiancheggiare i due personaggi: nelle ore in compagnia di Ragnarok abbiamo visto alcune nuove tipologie provenienti da Asgard, il regno del "padre di tutto" Odino, che sono capaci di utilizzare i poteri del Bifrost per danneggiare Kratos e infliggere danni ingenti in caso di colpi ripetuti. Tra nemici volanti, banditi, creature mitologiche e tanto altro, i giocatori saranno chiamati a imparare pattern offensivi e difensivi per sbarazzarsi di un numero sempre elevato di nemici pronti a tutto pur di avere la meglio in combattimento.
Uno degli aspetti più riusciti di questa prima parte è senza dubbio la presenza di tante boss fight, variegate e divertenti: alcune, legate alla storia, ci portano ad affrontare personaggi a lungo attesi e persino figure inimmaginabili sfruttando meccaniche originali, altre al contrario sono del tutto opzionali ma, come le Valchirie del capitolo lanciato nel 2018, rappresentano una sfida mai banale per chiunque ami mettersi alla prova.
Le premesse per creare un gioco estremamente meritevole ci sono tutte, ma non abbiamo ancora nemmeno scalfito la superficie di un'avventura che, a detta di Sony Santa Monica, sarà davvero indimenticabile: l'appuntamento è fissato al 9 ottobre su PlayStation 4 e PS5, ma noi di Mastergame potremo condividere con voi il verdetto finale sul viaggio di Kratos e Atreus qualche giorno prima.