Il reddito di cittadinanza, così come ideato dal Movimento 5 Stelle, ha vita breve. "Dritto e Rovescio" spiega come potrebbe essere ripensato il sussidio da Giorgia Meloni che già in precedenza ha dichiarato che "uno Stato giusto fa assistenzialismo verso chi non può lavorare" e ha parlato di "assegno di solidarietà come strumento di welfare".
Il reddito di cittadinanza, quindi, molto probabilmente verrà presto sostituito da un nuovo strumento di welfare destinato però solo alle categorie più fragili, impossibilitate a lavorare. "Si tratta di un intervento fino a 650 euro a famiglia con isee inferiore a 15mila euro - Gabriele Fava, avvocato giuslavoratista, spiega come potrebbe essere articolato il reddito di solidarietà e specifica - le categorie interessate sono quelle famiglie dove c'è una persona al di sopra dei 60 anni, quelle con minorenni a carico o con disabile a carico".
Dunque chi non rientra in queste categorie, considerate fragili e può lavorare, rischia di perdere il reddito di cittadinanza. È il caso di Valentina, una donna che oggi percepisce un sussidio di 500 euro e che andrebbe a lavorare solo se trovasse delle condizioni lavorative e un contratto adeguato alle sue esigenze. Mentre con il nuovo strumento di welfare, le categorie dei più fragili potrebbero percepire un assegno più alto. È il caso di Federico, invalido all'80%, che al momento percepisce una pensione di invalidità di soli 300 euro.