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Trento, bollette alle stelle: la diocesi fa spegnere le campane

La crisi energetica mette in difficoltà fedeli e parroci così entrano in gioco nuove misure di risparmio suggerite dal vicario generale don Claudio Ferrari

Ansa

A Trento i rincari delle bollette hanno costretto la diocesi a dare delle inidicazioni alle parrocchie su come risparmiare in consumo energetico. Tra gli orientamenti suggeriti anche dal vicario generale Claudio Ferrari, celebrare le messe nelle sale parrocchiali, più facilmente riscaldabili, e fare a meno dei rintocchi delle campane, spegnendo o limitando il meccanismo che le aziona sia di giorno che di notte.

Il caro energia non risparmia nessuno, né fedeli né prelati. Così l'inverno in arrivo in un territorio in cui si scende facilmente sotto lo zero termico preoccupa e non poco.  "Il problema è davvero molto sentito", conferma don Claudio Ferrari, vicario generale della diocesi.

Le offerte stanno già diminuendo e i parroci chiedono aiuto alla diocesi per rimpinguare i bilanci in sofferenza. Così l'appello alla comunità religiosa diventa: "Dobbiamo imparare tutti a non sprecare". Ne è convinto don Claudio che vede la crisi energetica come "l'occasione per cambiare abitudini pastorali e stili di vita" oltre che per limitare i consumi.

Alcune indicazioni sono abbastanza semplici da attuare: spostare le celebrazioni da chiese grandi a cappelle oppure sale parrocchiali; o riunire più parrocchie in una chiesa da condividere. Altre dovrebbero essere già un'abitudine, come spegnere sempre le luci in oratorio. Limitare il suono delle campane, potrebbe poi fare addirittura un favore ai vicini, che spesso si sono lamentati dei loro rintocchi a ogni ora del giorno e della notte.

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