Lavoro in somministrazione e Agenzie per il Lavoro, un successo italiano
Flessibile e sempre più richiesto, ecco in che cosa consiste e come funziona questo tipo di contratto, introdotto nel nostro Paese nel 2003
Il lavoro in somministrazione, Introdotto in Italia nel 2003, è un tipo di contratto che raccoglie l’eredità del lavoro interinale nato sei anni prima, nel 1997, con il “Pacchetto Treu”. A differenza di un classico rapporto lavorativo, che riguarda due soggetti (l’azienda e il lavoratore), il contratto in somministrazione è trilaterale: coinvolge infatti non solo il lavoratore e l’impresa presso la quale opera, ma anche l’Agenzia per il Lavoro. Ed è proprio quest’ultima ad assumere il lavoratore, con un contratto che può essere, a seconda dei casi, a tempo determinato oppure a tempo indeterminato, “somministrando” poi l’impiego del lavoratore presso l’azienda.
In questo rapporto, dunque, l’ Agenzia per il Lavoro (che per poter operare dev’essere iscritta in uno specifico albo istituito presso il ministero, a tutela di aziende e lavoratori) si occupa della selezione del personale e dell’assunzione dei lavoratori, che verranno poi impiegati in un’azienda terza con la quale l’Agenzia per il Lavoro ha stipulato un contratto di somministrazione. A livello nazionale, le agenzie per il lavoro sono riunite in Assolavoro, Associazione nazionale di categoria r iconosciuta come Parte Sociale, che interviene stabilmente alle audizioni convocate dal governo e dagli organismi parlamentari per contribuire sia all'elaborazione sia di nuove normative, sia a indagini conoscitive sul mercato del lavoro.
Un’opportunità riconosciuta a livello internazionale, quella del lavoro somministrato, che avvantaggia sia le aziende sia chi è alla ricerca di un lavoro. Se infatti da un lato questo tipo di contratto risponde, sia dal punto di vista strategico sia in chiave tattica alle esigenze di flessibilità sempre più richieste dalle imprese, dall’altro sono un punto di riferimento importantissimo per i lavoratori, sia per quelli che per la prima volta cercano un contratto tutelato e regolarmente retribuito, sia per quanti vogliono rientrare o riposizionarsi nel mondo del lavoro senza rinunciare a sicurezza e garanzie.
I lavoratori impiegati tramite Agenzia per il Lavoro presso un'azienda, infatti, grazie al principio di parità di trattamento, godono degli stessi diritti, delle stesse tutele, e delle stesse retribuzioni dei dipendenti di pari livello assunti direttamente dall'azienda utilizzatrice (che per questo deve comunicare il trattamento economico e normativo applicato ai lavoratori adibiti alle stesse mansioni).
Il lavoro somministrato, insomma, grazie alle sue caratteristiche viene considerato una forma di flessibilità particolarmente appetibile. Un successo che emerge anche dai numeri: le Agenzie per il Lavoro autorizzate dal ministero sono oltre 120, con più di 2.500 le filiali diffuse su tutto il territorio nazionale con il compito di facilitare, attraverso l’esperienza di 12.500 addetti, l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro attraverso i servizi di ricerca, selezione, formazione e ricollocamento professionale dei lavoratori.
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