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Ecologia da discoteca

Un locale di Glasgow ha installato un sistema in grado di sfruttare l’energia termica di chi balla per limitare le emissioni e risparmiare sulle bollette

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Aiutare il Pianeta a ritmo di musica? No, non è una trovata pubblicitaria, ma un sistema sperimentato – pensate un po’ – in una discoteca.

Succede in Scozia, in un locale di Glasgow chiamato SWGɜ. Qui è stato installato un innovativo impianto che sfrutta l’energia termica di chi balla. Il sistema, in pratica, è capace di immagazzinare il calore corporeo delle persone usandolo poi per riscaldare e raffreddare l’ambiente.

L’innovativa e curiosa invenzione si chiama Bodyheat ed è stata sviluppata da una società specializzata in energia geotermica. Quando la gente si scatena sulla pista della discoteca, l’energia termica viene catturata da un sistema di accumulo (una specie di aspiratore) e trasferita in una serie di lunghi serbatoi, posti nel pavimento a 150 metri di profondità. Questi sono utilizzati come batterie termiche dalle pompe di calore che regolano la temperatura dell’aria nel locale, per rinfrescarlo o riscaldarlo. In base all’intensità della musica, una persona può produrre dai 250 ai 600 Watt di potenza. Una vera e propria “batteria umana”, che permetterà al SWGɜ di abbandonare gli impianti di riscaldamento a gas e di ridurre le emissioni di anidride carbonica di quasi 70 tonnellate all’anno.

Un modo decisamente creativo di produrre energia e che potrebbe presto diventare un modello per altri locali, non solo nel Regno Unito ma in tutto il mondo. Non resta che accendere la musica e scatenarsi in nome dell’ambiente.

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