ispezioni agli altri edifici

Università Cagliari: si indaga per crollo colposo | Gli studenti: "Atterriti e spaventati"

Nel frattempo, è scattato il sequestro di tutto il polo umanistico tra via Is Mirrionis e via Trentino

Crollo colposo di edificio. Questa l'ipotesi di reato su cui al momento indaga la procura di Cagliari per i fatti accaduti la martedì notte, quando la palazzina che ospita la Facoltà di Lingue dell'Università del capoluogo è collassata. Solo in un secondo tempo, quando arriveranno gli esiti di tutte le verifiche in atto, il magistrato titolare dell'inchiesta, Giangiacomo Pilia, deciderà se aggravare le contestazione, per ora a carico di ignoti, ipotizzando anche il reato di disastro colpo. Nel frattempo, è scattato il sequestro di tutto il polo umanistico tra via Is Mirrionis e via Trentino.

I sigilli sono stati apposti, su incarico della Procura, dalla Squadra mobile della questura di Cagliari in collaborazione con la sezione di Pg della Asl del capologo e i vigili del fuoco. A loro il pm ha delegato le indagini e i primi accertamenti per verificare la tenuta strutturale dell'intero blocco, una costruzione a forma di E con gli edifici collegati l'uno all'altro. L'obiettivo è scongiurare altri possibili crolli nelle parti rimaste intatte.

Gli studenti: "Atterriti e spaventati" - "Siamo davvero spaventati e atterriti per quanto successo, ora ci aspettiamo che vengano fatti i controlli in tutti gli edifici e soprattutto investimenti sulle strutture e sulla manutenzione straordinaria". Lo hanno detto Giacomo Pisano e Alberto Caocci, rappresentanti degli studenti dell'Università di Cagliari, all'Ansa davanti all'edificio crollato in via Trentino.

La protesta degli studenti: "Non possiamo rischiare la vita a lezione" - Mercoledì mattina, intanto, gli studenti hanno protestato davanti al Rettorato, in via Università. Una manifestazione convocata con un tam tam sui social tra i ragazzi al grido di "Non possiamo rischiare la vita a lezione". "Il corso di studi di lingue era stato spostato un mese fa presso quegli edifici - spiega Davide Piacenza, studente dell'associazione "CercasiDsu" (diritto allo studio) -. Centinaia di persone si sono radunate per chiedere spiegazioni riguardo l'accaduto e per protestare contro la precarietà delle strutture, non può essere considerato un fulmine a ciel sereno, gli studenti e le studentesse da anni studiano in edifici vecchi e maltenuti, è impensabile pensare di andare a lezione e rischiare la vita".

Davanti all'aula crollata, una struttura degli anni Cinquanta che attualmente ospita i corsi triennali di Lingue, mercoledì mattina, il giorno dopo il crollo, erano in tanti gli studenti che guardavano atterriti le macerie. 

"È l'undicesimo da avvio anno scolastico" - Undici crolli in 30 giorni dall'inizio dell'anno scolastico. Quello alla facoltà di Lingue a Cagliari segue altri 10 casi di crolli o distacchi di intonaco in scuole ed università. Lo dice Cittadinanzattiva: fatti simili sono accaduti nella elementare di Dello (BS), nella media Gennari di Maratea (PZ), alla Vittorino da Feltre di Adria (RO), nell'istituto Fermi-Leonardo da Vinci di Empoli, nell'istituto di via Agnano di Napoli, nella Palestra della Muratori di Castiglione d'Adda (Lo), nell'ateneo di Fisciano (Salerno), nella elementare di via Fiuggi a Roma, alla primaria Doria di Vallecrosia (IM), al Liceo Cavour a Roma.

Come evidenziato con il Rapporto nazionale presentato a settembre da Cittadinanzattiva, più del 40% delle scuole è stato costruito prima del 1976 e oltre la metà è privo delle certificazioni di agibilità statica e di prevenzione incendi. Quarantacinque i casi di crollo registrati negli istituti di vario ordine e grado fra settembre 2021 e agosto 2022, circa un episodio ogni quattro giorni di scuola, ai quali si aggiungono gli 11 avvenuti tra settembre e oggi. "Accanto ai fondi andrebbe garantito dal livello centrale un supporto adeguato agli enti locali, soprattutto nelle realtà più piccole, per affiancarli dal punto di vista tecnico nella presentazione dei progetti per la messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole. Allo stesso tempo, chiediamo l'aggiornamento della Anagrafe dell'edilizia scolastica e che sia predisposto un sistema analogo per conoscere dal punto di vista strutturale lo stato degli Atenei italiani", conclude.

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