"Con Matteo Renzi ci sentiamo tutti i giorni, lui ha fatto un passo indietro, non verrà alle consultazioni, ha anche molti impegni di lavoro all'estero'. Cosi il leader di Azione, Carlo Calenda, al Tg1 Mattina. "Alle consultazioni - spiega - andrò con i due capigruppo e Teresa Bellanova che è la presidente di Italia Viva". Aria di separazione nel Terzo Polo? Per l'ex premier niente di tutto ciò: "Io parlerò in Aula", spiega, respingendo così le voci di malumori nella coalizione. Ma non convince proprio tutti.
I più informati parlano di "gelo" tra Calenda e Renzi - Il banco di prova sarebbe l'assegnazione degli incarichi istituzionali, sia per la spartizione dei posti e dei ruoli che spettano all'opposizione, si sulla strategia politica in generale. Il leader di Azione ha sempre detto di non intendere affatto entrare in maggioranza, ma ha preso al tempo stesse le distanze dal "socio" del Terzo Polo: "Per Renzi dovete chiedere a Renzi. Azione e Italia Viva sono due partiti separati".
L'attacco di Calenda a Pd e M5s - Intanto il leader di Azione non risparmia frecciatine alle opposizioni: "Si è rinsaldato il legame tra Pd e M5s, si tratta di un segnale politico, vogliono prendere tutte le cariche che spettano all'opposizione". '"Il Pd - aggiunge Calenda a Tg1 Mattina - ha scelto Conte legittimamente quindi ci saranno tre poli. Noi a oggi, a quest'ora, non parteciperemo al voto sulle vicepresidenze di Camera e Senato". La coalizione intanto ha scelto i capigruppo. Vanno ai renziani al Senato con Raffaella Paita e ai calendiani alla Camera con Matteo Richetti.
Letta: "Calenda e Renzi chiedano scusa" - "Lo stato di salute delle opposizioni - sbotta il segretario del Pd, Enrico Letta - sconta la continuazione del clima elettorale, quando chi stava attorno a noi ha esercitato una continua e progressiva attenzione critica nei nostri confronti. Queste prime settimane di legislatura sono partite nello stesso modo, soprattutto da parte di Calenda e Renzi, con provocazioni e attacchi insopportabili. Sembra che il campo dell'opposizione si debba ridurre a cosa dicono loro di noi. E' una cosa francamente insostenibile e non ho mai visto nella mia vita politica una situazione così incomprensibile, che rende l'immagine di un'opposizione dove ognuno è per conto suo".