AVEVA 80 ANNI

Ricchi e Poveri, addio a Franco Gatti: il "baffo" più amato della musica italiana

Il popolare "baffo" aveva lasciato il gruppo nel 2021 dopo la clamorosa reunion della formazione originale al Festival di Sanremo del 2020. Aveva 80 anni

© Ansa

E' morto Franco Gatti, popolare componente dei Ricchi e Poveri. Il cantante aveva 80 anni. Aveva lasciato il gruppo nel 2021 dopo la clamorosa reunion dell'anno prima che aveva visto il quartetto, con Angelo Sotgiu, Angela Brambati e Marina Occhiena, di nuovo insieme dopo 40 anni. Gatti aveva abbandonato i Ricchi e Poveri una prima volta nel 2016, per dedicarsi alla famiglia dopo il grave lutto che lo aveva colpito: nel 2013 era infatti morto suo figlio Alessio.

Sono stati gli stessi Ricchi e Poveri, insieme alla sua famiglia (Gatti lascia la moglie e una figlia), a dare la notizia della scomparsa del popolare "baffo". "È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco", hanno detto addolorati Angelo e Angela. E in fondo per Franco Gatti i Ricchi e Poveri sono stati una famiglia con cui ha condiviso cinquant'anni di carriera. Dal 1967, anno di fondazione del quartetto, al 2022. Con alcune pause, dovute soprattutto a dolori familiari, ma anche con tantissimi successi, da "La prima cosa bella" e "Che sarà" alle hit degli anni 80 come "Sarà perché ti amo", "Mamma Maria", "Se mi innamoro" e "Voulez vous danser".

IL NOME DEL GRUPPO - Il gruppo era stato ribattezzato così da Franco Califano perché, diceva, erano "ricchi di idee, ma poveri di soldi". Nati come un quartetto polifonico, formato da due voci maschili, "il baffo" Franco Gatti e "il biondo" Angelo Sotgiu, e due voci femminili, "la brunetta" Angela Brambati e "la bionda" Marina Occhiena. Al di là dell'innata simpatia, Franco Gatti, anche tastierista e chitarrista, nell'alchimia vocale dei Ricchi e Poveri era fondamentale con il suo timbro da basso che dava calore alle melodie e risultava il perfetto complemento alle voci di Angela e Angelo. 

LA REUNION - Quando nel 2020 il gruppo si era ripresentato sul palco del Festival di Sanremo nella formazione originale per la prima volta dal 1981, anno del clamoroso divorzio da Marina Occhiena, sembrava dovesse essere il nuovo inizio di una bellissima storia. Al punto che per l'occasione Franco era tornato sui suoi passi dopo che quattro anni prima aveva deciso di gettare la spugna. "L'età avanza e non me la sento più di girare il mondo... Poi, da quando è mancato mio figlio è cambiato tutto" aveva detto.

LA MORTE DEL FIGLIO - Per Franco Gatti tornare a cantare all'Ariston nel 2020 era stato una sorta di risarcimento artistico e morale visto che proprio a Sanremo, pochi anni prima, nel 2013, era stato raggiunto dalla tragica notizia della morte improvvisa del figlio Alessio (per quella circostanza era stato costretto ad abbandonare Sanremo dove avrebbe dovuto esibirsi con i Ricchi e Poveri e ritirare un premio alla carriera). Il ragazzo, a soli 23 anni, era stato trovato senza vita nella sua abitazione di Nervi, a Genova. "Mio figlio beveva molto ed è stata anche un po' la sua disgrazia", aveva racconto Franco. Ed è stato proprio un mix di droghe e alcol a uccidere Alessio. "Ha fatto una cazzata, la prima e ultima della sua vita assumendo degli stupefacenti in un momento in cui non stava bene. E l’ha pagata così". Il "baffo", dopo aver lasciato il gruppo nel 2016 per dedicarsi alla famiglia, aveva raccontato a "Domenica Live": "E' ancora a casa, lo sento giorno e notte. So che è contentissimo di questa mia decisione. Qualcosa in me si è spento, convivo con un dolore che mi accompagna ovunque".

IL NUOVO RITIRO - Ma dopo il trionfo di Sanremo 2020 e qualche ospitata tv ci si è messo di mezzo il Covid, che ha costretto ad annullare tutti gli impegni in programma. E a quel punto il gruppo era tornato a essere un duo e Franco si era ritirato di nuovo a vita privata