Vertice Meloni-Berlusconi, centrodestra unito al Colle per "governo forte e coeso" | La premier in pectore: "Passato superato"
Dal faccia a faccia a via della Scrofa arriva l'accordo tra la premier in pectore e il leader di Forza Italia. A Lega e FI andranno cinque ministeri ciascuno
Il faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi dà di fatto il via libera al primo governo Meloni. L'incontro a via della Scrofa, nella sede di Fratelli d'Italia, ha portato al chiarimento tra la premier in pectore e il leader di Forza Italia dopo le tensioni dei giorni scorsi. Al termine dell'ora e un quarto di colloquio i due partiti hanno emesso una nota congiunta in cui assicurano che il passato è "lasciato alle spalle" perché ora la cosa importante "è dare al più presto un governo al Paese". Confermato che alle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella i due leader "si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione".
Sono le 16:35 quanto Silvio Berlusconi varca, in auto, l'ingresso del palazzo di via della Scrofa, davanti una folla di giornalisti e curiosi aspetta fin dal primo pomeriggio l'arrivo del leader di Forza Italia e di Giorgia Meloni. Berlusconi, completo blu e camicia scura, è stato accolto all'interno del palazzo da Meloni, in giacca rosa. Il leader si è scusato per il ritardo (l'incontro era fissato per le 16), rassicurato dalla leader di Fdi che, da parte sua, ha cercato subito di stemperare la tensione.
Ne è seguito un faccia a faccia che "si è svolto in un clima di unità di intenti e di massima cordialità e collaborazione". L'accordo, insomma, c'è. Ufficialmente nell'incontro, non si è parlato di posti, dato che "ancora non c'è l'incarico", come ribadiscono da via della Scrofa. Ma sicuramente Berlusconi ha chiesto garanzie affinché Forza Italia sia rappresentata al pari della Lega, che ha già avuto la presidenza della Camera. Per gli azzurri, confermano fonti a diretta conoscenza delle trattative, i dicasteri saranno cinque. Quello che ha chiesto Meloni, ha detto in serata il capogruppo uscente di Fratelli d'Italia Francesco Lollobrigida, sono "persone di qualità, di grande levatura e spessore" senza nessun "bilancino". Se poi non saranno trovate le persone giuste, ha precisato, "ci saranno probabilmente dei tecnici".
Sul fronte della Lega, il Carroccio rileva che sono stati "smentiti i gufi e la sinistra, il centrodestra è determinato a partecipare alle consultazioni con una delegazione unitaria per poi offrire al più presto un governo all'altezza delle aspettative degli italiani". Anche ai leghisti dovrebbero andare cinque ministeri. Per quanto riguarda gli altri 13 posti (su un totale di 23), la maggior parte andrà a Fratelli d'Italia, con alcuni innesti "tecnici".
Martedì alle Camere si riuniscono i gruppi per eleggere i capigruppo poi, probabilmente giovedì, potranno partire le consultazioni al Quirinale. Il quadro per la composizione dell'esecutivo "è a buon punto", assicurano fonti di primo piano in Fdi e l' obiettivo è presentarsi alle Camere per la fiducia la prossima settimana.
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