Per l'omicidio della piccola Lola a Parigi, la procura ipotizza i reati di assassinio, stupro e tortura. Lo si apprende da fonti degli inquirenti. Lola, 12 anni, è stata soffocata, poi sgozzata e il suo cadavere chiuso in un contenitore di plastica sotto la casa in cui abitava con la famiglia. Era uscita da scuola venerdì scorso ed è stata avvicinata al portone di casa da una donna, la principale sospettata, l'algerina Dahbia, 24 anni, una senzatetto con problemi psichiatrici, che è stata messa sotto inchiesta per omicidio.
La pista dell'assassinio senza movente - La pista che si sta facendo strada fra gli inquirenti per la morte della piccola Lola è quella di un assassinio nato senza un vero movente in un gruppo di emarginati. La 24enne è stata fermata insieme a sua sorella Amine, 33 anni. Altri due uomini di una quarantina d'anni sono tuttora in stato di fermo: potrebbero aver in qualche modo aiutato Dahbia, forse per trasportare il corpo dell'adolescente.
Secondo quanto si apprende da fonti degli inquirenti, Dahbia - di origine algerina - è indagata dal giudice insieme a uno dei due uomini fermati, sospettato di averla in qualche modo aiutata. Dahbia era stata vista nel quartiere nel pomeriggio di venerdì, quando ormai Lola era già scomparsa, mentre parlava da sola, camminando, scalza, fra il negozio di un fornaio e una tabaccheria. Vicino a lei, c'era il contenitore in plastica, pesante, che non riusciva a trasportare dopo aver chiesto, invano, l'aiuto di alcuni passanti.
La sospettata era ospite della sorella nel palazzo di Lola - Secondo quanto si è appreso, Dahbia era ospitata da alcuni giorni dalla sorella, che abitava nel palazzo della vittima. Dopo aver ucciso la bambina, avrebbe abbandonato il baule nel cortile tornando poi a Bois-Colombes, vicino a Parigi, dopo essere stata tempestata di domande dalla sorella, insospettita dal suo comportamento.
L'autopsia: la 12enne è morta per asfissia - Dall'autopsia risulta che Lola sarebbe morta per asfissia.