Samantha Cristoforetti è rientrata sulla Terra. E' infatti ammarata la navetta Crew Dragon Freedom. Dopo sei mesi trascorsi sulla Stazione Spaziale Internazionale l'equipaggio Crew 4, del quale, oltre all'astronauta italiana, fanno parte gli americani Bob Hines, Kjell Lindgren e Jessica Watkins, ha fatto ritorno a casa. L'ammaraggio è avvenuto nell'oceano Atlantico, al largo di Jacksonville (Florida).
La navetta Crew Dragon Freedom è stata regolarmente recuperata dopo l'ammaraggio, avvenuto in un oceano abbastanza tranquillo. Quindi è stata issata sulla nave e gli astronauti dell'equipaggio Crew 4 sono stati aiutati a uscire e ad affrontare il primo impatto con la gravità dopo 170 giorni in assenza di peso. A uscire per primo è stato il pilota Bob Hines, seguito dal comandante Kjell Lindgren e da Jessica Watkins. Quindi è stata la volta di AstroSamantha.
L'attività scientifica a bordo della Iss - Tanta l'attività scientifica condotta a bordo nell'arco dei sei mesi, soprattutto all'interno del laboratorio europeo Columbus, con i tanti esperimenti della missione Minerva, sei dei quali dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). AstroSamantha ha studiato gli effetti dell'assenza di peso sull'apparato riproduttivo femminile e sulle caratteristiche dell'olio extravergine d'oliva italiano e ha dedicato molto tempo anche ai collegamenti con le scuole e parlando ai ragazzi del valore e della bellezza della scienza.
La passeggiata spaziale di AstroSamantha - Al bilancio positivo dei sei mesi nello spazio hanno contribuito anche due record importanti, tanto attesi ed entrambi confermati quando le speranze sembravano svanire. Il primo è stato la passeggiata spaziale, che il 21 luglio ha fatto di AstroSamantha la prima europea ad affrontare un'attività extraveicolare (Eva).
Prima donna europea al comando della Iss - Il secondo è stato il comando della Stazione Spaziale, inizialmente annunciato, poi sfumato e concretizzato il 28 settembre. AstroSamantha è diventata così anche la prima astronauta europea ad avere questo ruolo. Prima di allora era stata leader del Segmento orbitale americano, che comprende i moduli e componenti statunitensi, europei e canadesi della Stazione Spaziale. L'incarico è durato appena 15 giorni, dopo i quali è arrivato il momento di tornare a casa. Ha quindi passato il comando al collega russo Sergey Prokopyev, che adesso è alla guida dei sei membri della Expedition 68 che continueranno a lavorare sulla Stazione Spaziale: i russi Dmitrij Petelin e Anna Kikina, gli americani Francisco Rubio, Nicole Mann e Josh Cassada, e il giapponese Koichi Wakata.