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Capitol Hill, Nancy Pelosi in un video sull'assalto: "Se viene Trump gli do un pugno"

La democratica è stata filmata dalla figlia mentre tentava di concludere a ogni costo la procedura per certificare la vittoria di Joe Biden durante la fuga dal Congresso

Ansa

Durante l'assalto a Capitol Hill, Nancy Pelosi non ha nascosto la sua avversione nei confronti del presidente uscente Donald Trump. "Spero che arrivi, così gli posso dare un pugno, poi andrò in prigione ma ci andrò felice" sono le dure parole pronunciate dalla speaker della Camera mentre è costretta alla fuga assieme agli altri leader del Congresso Usa il 6 gennaio 2021, contenute in un video pubblicato dalla Cnn.

Il filmato, girato dalla figlia documentarista della democratica, è diventato virale suoi social media soprattutto per la determinazione della politica 81enne. Rifugiata assieme ai suoi colleghi nella base militare di Fort McNair, la Pelosi appare determinata nel portare a termine la procedura per certificare la vittoria di Joe Biden.

Durante la violenta manifestazione (5 morti e 13 feriti), una vicina base militare è diventata un centro di comando dove i leader del Congresso in fuga si sono coordinati freneticamente con il vicepresidente Mike Pence e altri membri dell'amministrazione Trump per sedare i disordini e finire di certificare le elezioni del 2020.

Di ciò che è successo durante l'insurrezione ne ha parlato la stessa Pelosi in occasione dell'audizione pubblica di fronte al  Comitato del 6 gennaio che ha mandato in onda frammenti del filmato. La Cnn ha poi ottenuto circa un'ora di materiale aggiuntivo che mostra come i leader del Congresso abbiano preso in considerazione di riunire il Collegio elettorale a Fort McNair.

Nel filmato emerge il contrasto tra le azioni della speaker della Camera Nancy Pelosi e l'inazione del presidente uscente Donald Trump. Lei ripresa dalla figlia Alexandra mentre lasciava precipitosamente il Congresso a bordo di un suv, pensava già a un "piano di riserva" condiviso con Pence per trasferire centinaia di legislatori alla base dell'esercito e concludere di certificare le elezioni del 2020.

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