il bollettino del 14 ottobre

Covid, 40.580 nuovi casi su 216.511 tamponi e altri 98 morti

Il tasso di positività si attesta al 18,7%. Salgono le terapie intensive e gli ingressi nei reparti ordinari. I guariti sono 36.735

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L'Italia registra 40.580 nuovi casi di Covid a fronte di 216.511 tamponi. Lo riporta il ministero della Salute nel bollettino del 14 ottobre, secondo cui i morti sono 98. I dimessi e i guariti sono 36.735. Salgono le terapie intensive (+8) e gli ingressi nei reparti ordinari (+182). Il tasso di positività si attesta al 18,7% (-0,4% rispetto a giovedì). 

I numeri della pandemia - Il totale dei casi di Covid rilevati dall'inizio della pandemia in Italia è di 23.030.777. Sono 244 i pazienti ricoverati in terapia intensiva nel bilancio tra entrate e uscite (giovedì erano 236), cioè otto in più, mentre gli ingressi giornalieri sono 36. I ricoverati nei reparti ordinari sono 6.540 (ieri erano 6.358), cioè 182 in più. Gli attualmente positivi sono 542.766, mentre il totale dei decessi dall'inizio della pandemia è di 177.883.

Iss: aumentano le Regioni a rischio alto, da 6 a 8 - Come evidenziato dal monitoraggio Iss-ministero della Salute sull'andamento della pandemia di Covid-19, aumentano questa settimana le Regioni classificate a rischio alto: sono 8 rispetto alle 6 di sette giorni fa. Si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Toscana, Valle d'Aosta e Veneto. Delle otto Regioni classificate a rischio alto, 7 lo sono per la presenza di molteplici allerte di resilienza. Altre 12 sono a rischio moderato. Solamente una - la Basilicata - è classificata a rischio basso.

Rezza: "Casi in aumento ma nessuna congestione ospedali" - "Anche questa settimana continua a crescere il numero di casi Covid nel nostro Paese e l'incidenza raggiunge i 504 casi per 100mila abitanti. Anche l'Rt mostra una tendenza all'aumento: siamo ormai a 1,30 quindi al di sopra della soglia epidemica". Così Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione sanitaria presso il Ministero della Salute. "Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva siamo rispettivamente al 10% e al 2,4% quindi registriamo ancora una tendenza all'aumento anche se siamo al di sotto della soglia critica di congestione delle strutture sanitarie", prosegue.

"Casi continuano ad aumentare, fare dosi richiamo" - "Dato l'aumento della velocità della circolazione virale, è bene mantenere dei comportamenti che siano ispirati alla prudenza e soprattutto effettuare le dosi di richiamo di vaccino, soprattutto per le persone più a rischio - anziani e fragili o vulnerabili - in modo da proteggersi dalle conseguenze più gravi della malattia", ha detto ancora Rezza, commentando i dati del monitoraggio settimanale sull'andamento dell'epidemia di Covid-19.

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