Lorenzo Fontana, neo eletto presidente della Camera, lo scorso 10 ottobre era stato ospite di "Quarta Repubblica": nello studio di Nicola Porro, il vicesegretario della Lega aveva parlato della posizione del centrodestra rispetto alla situazione in Ucraina. "Siamo atlantisti fin dalla seconda Guerra Mondiale, come il resto dell'Italia - aveva spiegato - e sarà così a meno di eccezionali eventi geopolitici in grado di sconvolgere la situazione".
Sul conflitto russo-ucraino, Fontana aveva poi aggiunto: "Gli Stati Uniti non sono stati molto contenti degli ultimi eventi, non vogliono arrivare a uno scontro diretto con la Russia. Io penso che viviamo in un momento molto particolare: gli ucraini stanno combattendo una battaglia per la libertà, ma gli Stati Uniti preferirebbero evitare il confronto diretto Dall'altra parte la Russia vive un momento di estrema difficoltà sul campo, e non è arrivato neanche l'appoggio dalla Cina che forse si aspettavano. Tutto questo potrebbe portare a una trattativa".
E su una possibile escalation nucleare, l'attuale presidente della Camera dei Deputati aveva detto: "Bisogna fare attenzione al valore che la Russia dà a questa guerra. In questo momento, le proteste in Russia sono contro il ministro della Difesa e contro il capo di Stato maggiore russo per le sconfitte militari. I russi vivono del fatto di sentirsi un impero, della grandezza del proprio territorio, una sconfitta sarebbe inaccettabile e l'unica cosa che farebbe cadere Putin. Questo però non è detto che sia un bene, perché a succederlo potrebbe arrivare una persona uguale a lui".