Caramelle, una bontà che scalda il cuore e addolcisce per qualche momento la nostra vita. Così buone e irrinunciabili al punto che ben nove italiani su dieci secondo una ricerca non ne possono fare a meno: una vera e propria passione che non conosce oblio e a cui non è facile dire di no nemmeno durante le diete più ferree.
LE ORIGINI DELLE CARAMELLE: la prima caramella della storia pare sia stata la Khanda indiana inventata attorno al IV secolo a.C. e dal termine "Khanda" deriva molto probabilmente la parola inglese candy. Se nell'antica Grecia o nell'Impero Romano l’alimento che veniva considerato più simile a una caramella era la frutta candita con il miele, prelevato direttamente dagli alveari e unito alla frutta candita, i veri antenati delle caramelle possono essere considerati i bastoncini di zucchero di canna. In latino venivano chiamati canna mellis, cioè "canna di miele", da cui la parola spagnola caramel, italianizzata poi in caramella. Questi bastoncini erano già conosciuti in Siria prima dell’anno Mille e fu Goffredo di Buglione che, in occasione della prima crociata (1097 - 1099), li importò in Italia.
PERCHÉ PIACCIONO SEMPRE COSI' TANTO: le caramelle rinfrescano l'alito, sono buone e hanno un effetto balsamico. Queste sono le motivazioni che, secondo la ricerca Doxa commissionata dall'Unione italiana Food, spingono a regalarsi un momento di dolcezza. Infatti, per quasi la metà degli intervistati (45%), al primo posto tra le motivazioni legate al consumo di questo prodotto vi è la capacità di rinfrescare l’alito, a cui fa seguito l'aspetto consolatorio delle caramelle, visto che gli italiani le mangiano anche semplicemente per concedersi qualcosa di buono (40%) e altrettanti le considerano un aiuto per combattere il mal di gola. Ma non basta, perché il semplice gesto di scartare una caramella è legato alla voglia di rilassarsi (22%), ai viaggi (21%) e al concedersi la visione di un programma in TV (16%).
UN PICCOLO MOMENTO DI PIACERE: Non è solo buona e utile per rinfrescare la bocca: la caramella è capace anche di scaldare il cuore. Mettere in bocca il piccolo dolcetto richiama in qualche modo l'affetto, la famiglia e tutte le persone care, perché è un prodotto che a cui si associa il piacere, la coccola, il prendersi qualche minuto per sé stessi (45%). Un ottimo medicamento per lo stato d’animo: per quattro italiani su dieci la caramella è capace di metterci di buon umore, senza contare che richiama anche l’infanzia, tenuto conto che per il 28% degli italiani è un prodotto che ci ricorda quando eravamo bambini e per il 18% è un prodotto che fa pensare alla condivisione. D'altra parte, come sottolinea Mauro Ferraresi, Docente di consumi e comunicazione presso l’università IULM di Milano, le caramelle sono il simbolo della nostra passione per la dolcezza, il bisogno di ricevere coccole e piccoli atti d'amore.
MENTINE E GOMMOSE, ALLE ERBE BALSAMICHE, AGRUMI E LIQUIRIZIA: a conferma del potere rinfrescante delle caramelle, un italiano su due indica le mentine come la tipologia preferita, seguite dalle morbide o gommose (48%) e dalle dure (39%). Subito dietro troviamo le gelée (31%), le ripiene (27%), le mou/toffee (27%), le pastiglie (23%) e i lecca-lecca (10%). Lo zucchero non è necessario, per cui la maggioranza sceglie prodotti che ne sono privi. Quanto ai gusti, quelli più gettonati sono menta, eucalipto e anice (57%), agrumi (46%) e liquirizia (40%), che guadagnano il podio; seguono, in questa speciale classifica, frutti di bosco, erbe naturali, caffè, miele, caramello, latte, cola, creme, gusti esotici, amarena.
SOLO PER I PIÙ PICCOLI? L’indagine ha sfatato anche il luogo comune che vede le caramelle un prodotto principalmente per bambini, perché l'indagine ha mostrato, a sorpresa, che quasi otto italiani su dieci (78%) lo acquistano per gli adulti. Molto più bassa la percentuale di chi le compra per i bambini dai 6 ai 13 anni (32%) e per gli adolescenti dai 14 ai 18 anni (27%) e solo un intervistato su dieci acquista questi dolcetti per i bambini sotto i 6 anni. Una curiosità: il Presidente americano Ronald Reagan sosteneva che “Si può scoprire molto del carattere di un collega dal modo in cui mangia le caramelle di gelatina”: ovvero, dimmi come mangi le caramelle e ti dirò chi sei.