Immaginatevi una scheda video alta quasi quanto una PS5: è probabilmente una delle ultimissime GeForce RTX 4090 disponibili sul mercato, che con 76 miliardi di transistor punta a rendere finalmente fruibile anche alla risoluzione 4K l’illuminazione Ray Tracing, la più impegnativa e realistica all’interno di videogiochi e realtà virtuale.
Una scheda che permette agli amanti del PC gaming di fare un vero e proprio balzo nel futuro dei videogame, per giocare al massimo senza alcun compromesso.
Tgcom24 e Mastergame hanno avuto la possibilità di provare in anteprima la versione Gigabyte Gaming OC 24G, che con i suoi 34 cm di lunghezza, 15 di larghezza e uno spessore tale da occupare tre slot all’interno di un case, racchiude in circa tre chilogrammi di rame e alluminio dedicati al raffreddamento della GPU una potenza talmente elevata da richiedere un alimentatore da almeno 850 Watt. Meglio qualcosa in più, per essere sicuri.
Tutto ciò serve ad animare oltre 16mila core dedicati allo shading, 512 tensor core di quarta generazione pensati per l’intelligenza artificiale e 128 core esclusivamente impegnati nel Ray Tracing. Fenomenali anche le frequenze: 2235 MHz che possono diventare 2535 e più durante il gioco, e un terabyte di dati al secondo provenienti dalla memoria video di tipo GDDR6X da 24 GB, dedicati esclusivamente ai compiti grafici.
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L'HARDWARE NECESSARIO - Una scheda possente nelle dimensioni e nelle performance, pensata per trovare posto nei case più grandi. Per sfruttarla appieno servono dei processori di ultima generazione, perché i test dimostrano immediatamente come la potenza della nuova serie venga frenata da CPU Intel di undicesima generazione e dalle AMD Ryzen basate sull'architettura DDR4.
Per godersi al meglio le performance serve quindi optare per i nuovi processori Intel e AMD, in abbinamento a memorie più veloci come le DDR5. Al di sotto, la nuova scheda di NVIDIA viaggerebbe con il freno a mano tirato anche alla risoluzione di 4K, una volta nota come il "grande equalizzatore" in grado di appianare tra loro le CPU.
In assenza di Ray Tracing, la RTX 4090 macina qualsiasi gioco in 4K e al massimo del dettaglio, ben al di sopra del frame-rate di 144 fotogrammi al secondo, spesso sfondando la barriera dei 200. Succede con Borderlands 3, Marvel’s Guardians of the Galaxy e la versione PC di God of War, tutti giochi riprodotti a frequenze così alte da superare le capacità di qualsiasi televisore munito del più moderno standard HDMI 2.1.
Per sfruttare tali frame-rate bisogna dunque collegarla a monitor da gaming la cui frequenza di aggiornamento è di almeno 165 Hz, grazie ai quali si riesce a osservare l'estrema fluidità dei movimenti di Aloy nella versione PC di Horizon: Zero Dawn, un'altra esclusiva PlayStation riproposta da Sony su computer. Il test integrato ha confermato come il compito fosse talmente "abbordabile" per la RTX 4090 da non richiedere nemmeno l’avvio delle tre grosse ventole che la sormontano. Notevole, comunque, il fatto che la Gaming OC rimanga silenziosa anche durante le partite più prolungate, preservando la temperatura della scheda al di sotto degli 80 gradi e risultando meno bollente della vecchia NVIDIA RTX 3090 Ti.
IL RAY TRACING – Emulando il percorso dei raggi luminosi sugli oggetti e verso l’occhio del giocatore, il ray tracing è l’effetto più realistico e complesso nella computer grafica e, all’interno dei giochi, viene usato con parsimonia al fine di non gravare sulla fluidità. Con la nuova RTX 4090 il problema sembra essere stato risolto, dato che la scheda, facendo uso di tre tecnologie chiamate "Shader Execution Reordering", "Opacity Micromaps" e "Micro-Mesh", accelera i calcoli necessari a eseguirlo risultando il 75% più veloce della serie 3000.
Oltre 80 fotogrammi al secondo in Marvel’s Spider-Man con il più alto dettaglio di riflessi nelle vetrate di Manhattan. Stesso risultato, alla risoluzione di 1440p, in un gioco esigente come Cyberpunk 2077, sicuramente uno dei più esosi degli ultimi anni in termini di risorse. In F1 22 i fotogrammi diventano addirittura 100, mentre Metro Exodus Enhanced, che con il Ray Tracing faceva faticare sia la serie 2000 che la 3000, viene debellato dalla RTX 4090 con 110 fps raggiunti a un livello di dettagli Ultra nella risoluzione 4K. Spaventoso.
IL DLSS 3 – Se simili risultati non soddisfano la vostra voglia di fluidità (ferma tipicamente a 30 o 60 fps su console come PS5 e Xbox Series) ecco subentrare il DLSS, la tecnologia di upscaling basata sul machine learning giunta alla terza generazione grazie alla scheda RTX 4090. Se precedentemente i tensor core prendevano un'immagine in bassa risoluzione e, utilizzando un modello di riferimento, aumentavano la definizione a schermo senza ridurre il numero di fotogrammi, il DLSS 3 arriva a creare autonomamente immagini prendendo le ultime due prodotte dagli shader.
Una tecnologia ai limiti della magia che, per evitare artefatti visivi, sceglie con accuratezza quali vettori di movimento prendere in considerazione e quali no, inviando fotogrammi aggiuntivi al monitor senza richiedere alcun intervento alla CPU centrale del sistema. Per essere sfruttato, il DLSS 3 richiede apposite patch da parte degli sviluppatori di giochi, ma l’elenco dei titoli pronti a sfruttarlo è già piuttosto esteso, con titoli tripla-A come The Witcher 3, Marvel’s Spider Man, Microsoft Flight Simulator e il già citato Cyberpunk 2077.
Nelle nostre prove la nuova tecnologia ha offerto prestazioni straordinarie, riproducendo Night City, la città del gioco futuristico di CD Projekt Red, alla risoluzione Ultra-HD 4K con un frame-rate di 111 fps, dettagli Ultra e Ray Tracing a livello "folle", riuscendo ad aumentare il frame-rate a oltre il doppio di quello proposto alla risoluzione nativa. La qualità delle immagini è quella, tipicamente molto buona, del già apprezzato DLSS 2, che continuerà a essere supportato per tutti i possessori delle schede precedenti.
UNA SCHEDA PER POCHI – Con un prezzo orientativo di quasi 2mila euro, la RTX 4090 non è chiaramente una scheda video per tutti. Con i suoi 24 GB di memoria RAM e i nuovi encoder AV1 capaci di produrre flussi video di alta qualità usando metà della memoria rispetto al classico "h.265", si tratta di una vera e propria manna dal cielo per i content creator che puntano a ottenere la migliore resa video durante le dirette su Twitch o vogliono cimentarsi nel montaggio video riducendo al minimo i tempi di rendering.
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È anche una scheda per i giocatori che non vogliono scendere a compromessi, magari per ottenere una fluidità impareggiabile durante le rotte transoceaniche di Microsoft Flight Simulator, altro titolo in cui la tecnologia DLSS 3 fa letteralmente miracoli.
È costosa, consuma 450 Watt di corrente a pieno carico e richiede processori e memorie RAM di livello elevatissimo, ma è il più ampio balzo generazionale nella storia delle schede prodotte da NVIDIA che, ancora una volta, sembra avere una marcia in più rispetto alla concorrenza.