STORIA URBANA

"Porto di mare", nel romanzo di Fabrizio Vangelista l'umanità della periferia milanese in cerca di riscatto

E' nelle librerie il nuovo romanzo del giornalista e scrittore ambientato nella zona del Corvetto e del "boschetto della droga"

© Ufficio stampa

"Porto di mare". E' il nome della fermata della terza linea metropolitana di Milano, la cosiddetta linea gialla. A poche fermate di distanza dal salotto buono del Duomo e di Montenapoleone, ma lontanissima per realtà sociale e culturale, essendo in una delle zone più ai margini della Milano dei giorni nostri, dove si è riaffacciato dopo anni lo spettro della droga. E proprio qui avviene una tragedia che sarà il punto di partenza per una storia di riscatto e di speranza. Dopo il debutto di due anni fa con "La festa del giorno dopo" Fabrizio Vangelista ha pubblicato il suo secondo romanzo, "Porto di mare" appunto, edito da Morellini

La vicenda è ambientata nel settembre 2018. A Milano l'eroina torna come non accadeva da decenni e invade le principali piazze di spaccio. Marta, una quarantenne disoccupata che vive alle case Aler del quartiere Corvetto, trova il cinquantenne Luciano morto di overdose, la sera in cui avrebbe dovuto dichiaragli il suo amore. La donna, testarda e coraggiosa, non crede all’evidenza dei fatti, indaga sulla morte dell'amico e ne scopre una vita nascosta. Le tracce la portano al vicino "boschetto" di Rogoredo, sacca di disperati fuori controllo dove lo spaccio è gestito da alcuni pericolosi malviventi del suo quartiere. E' lì che incontra Greta, ragazza perduta dalla storia difficile, che l'aiuterà a trovare la verità. Tra le due donne nascerà un'intesa che profuma di speranza.

Fabrizio Vangelista descrive la realtà di questa periferia teatro di solitudini che si incontrano e subito dopo si scontrano con lo squallore della droga e di un morte che non lascerebbe altre soluzioni. Nella ricerca della verità la sua protagonista deve fare i conti con l'umanità ai margini di una delle piazze di spaccio più grandi d'Europa. Sui suoi passi troverà anche Ruben e Greta, delinquente controvoglia l’uno e tossicodipendente smarrita l’altra, periferie esistenziali che rimangono fuori dalla narrazione di una Milano dinamica e smart, e che, tuttavia, provano a riscattarsi, non facendosi assorbire dalla feroce marginalità dell’ambiente che li circonda.

Vangelista, già giornalista di cronaca nera, torna a raccontare le storie degli ultimi e di chi vive ai margini della grande metropoli. Vite piene di degrado e cadute che pure conservano, intatte, una possibilità di riscatto e salvezza.

Fabrizio Vangelista

PORTO DI MARE

Morellini Editore

ppgg 192, euro 15,90