È stato presentato a Milano, nel Megastore Mondadori di Piazza Duomo, il libro dedicato a Giuseppe Verdi che offre un ritratto inconsueto del grande maestro.
"Nelle terre di Giuseppe Verdi, viaggio tra i caseifici del maestro", infatti, è un'opera che oltre alla vita dell'operista, racconta anche la sua importante attività imprenditoriale in campo agricolo.
L' opera è stata realizzata grazie allo stimolo del Consorzio Grana Padano, che ha voluto sottolineare l'importante contributo che Verdi ha dato al formaggio DOP più consumato in Italia e nel mondo.
"Quest'opera è stata sviluppata per fare luce sull'attività imprenditoriale del Maestro. Giuseppe Verdi nacque e crebbe nel parmense, trascorrendo in quella provincia tutta la sua adolescenza fino ai 35 anni d'età. Per oltre cinquant'anni però, visse e creò le sue opere più importanti nel piacentino. Appare sorprendente come, nell'immaginario collettivo, Verdi sia stato considerato solo un parmense mentre Piacenza avrebbe addirittura maggiore titolo a ritenerlo più suo" - spiega Stefano Berni, direttore generale del Consorzio - che con queste parole ha voluto rendere omaggio a Maura Quattrini e Davide Delmadè, autori del libro.
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"Numerose testimonianze e documenti inediti raccolti nel "viaggio" tra i caseifici di Piantadoro e Castellazzo (Villanova d’Arda), raccontano di quando il Maestro, componendo le opere ottocentesche più importanti, era solito ritemperarsi uscendo per le sue terre, occupandosi di agricoltura, vigilando sui suoi allevamenti, visitando i suoi caseifici e producendo un eccellente formaggio Grana" racconta.
Un formaggio che originariamente era chiamato "piacentino" e che nel 1954, 53 anni dopo la morte di Verdi, insieme al "mantovano", "bresciano" e "cremonese", è diventato il Grana Padano.
Tra i padri nobili del rinomato formaggio, quindi, ci sarebbe il grande Maestro Giuseppe Verdi, che oltre a produrre le più grandi opere di ogni tempo, è diventato anche un illuminato imprenditore agricolo.