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Ztl a Milano, la rabbia di un artigiano: "È una follia, non ho soldi per acquistare un furgone nuovo"

Con l'area B il Comune, dal primo ottobre, ha chiuso la città ai veicoli inquinanti: ma ci sono delle deroghe. Il servizio a "Quarta Repubblica"

Dal primo ottobre il comune di Milano ha chiuso la città a 500mila veicoli inquinanti, compresi i diesel Euro 5. Si tratta dell' Area B, la ztl più grande d'Europa, che coincide di fatto con l'intera città di Milano e nella quale non si può entrare neppure pagando. L'unico modo per essere in regola è acquistare un veicolo nuovo oppure uno elettrico. Una condizione che mette in difficoltà molti cittadini e lavoratori che con l'aumento delle spese non riescono, al momento, ad acquistare un'automobile idonea per entrare in città. " È una follia, ho troppe spese e non posso acquistare un nuovo furgone, ma se mi fermo anche solo una settimana sono rovinato", a parlare ai microfoni di " Quarta Repubblica" è un artigiano che non trova una soluzione: " Non ho soldi, tra la pandemia, la crisi lavorativa e gli aumenti del gas non ho la possiblità per porre rimendio a questa situazione". 

Al momento sulle regole di entrara e uscita la confusione regna sovrana anche perché ci sono alcune deroghe. I lavoratori dell'edilizia, per esempio, possono chiedere al Comune un lasciapassare provvisorio così da avere 12 mesi di tempo per comprare un nuovo veicolo. "Ci stavamo rialzando dopo la crisi della pandemia e adesso abbiamo questo nuovo problema", dichiara Marco Accornero dell'associazione degli artigiani italiani. 

"In questo momento, mentre la gente fa fatica a pagare le bollette, chiudere tutta Milano pe quella gente che non ha i soldi per comprare una nuova auto è davvero cinico", così il direttore di " Quattro Ruote" che poi considera: " Il comune di Milano sta spostando la fonte di inquinamento dalla città all'hinterland dove, invece, non c'è nessuna limitazione". 

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