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Usa: scienziati creano un videogioco che aumenta la memoria a breve termine negli anziani

Imparando a suonare la batteria, i giocatori della terza età riescono a incrementare le proprie capacità cognitive

IGN

In un continuo dibattito per stabilirne i pro e i contro per grandi e piccini, il potere terapeutico dei videogiochi è oramai un dato di fatto. E se oltre a rappresentare un modo divertente per trascorrere il tempo libero, i videogame potessero apportare benefici reali alle capacità cognitive? Un team di scienziati ha creato un gioco musicale con cui hanno tentato di dimostrare quanto, oltre che insegnare a suonare la batteria, questo possa migliorare anche la memoria a breve termine negli anziani.

Il progetto, chiamato Rhythmicity, è stato sviluppato in collaborazione con il batterista Mickey Hart della storica rock band americana Grateful Dead e utilizza degli indizi visivi per addestrare i partecipanti a suonare un ritmo su un tablet.

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Il tempo, la complessità e la precisione richiesti sono stati modificati man mano che i giocatori hanno fatto progressi nel gameplay. Una delle peculiarità del videogame è che può adattarsi alla persona che lo gioca, mutando il livello di difficoltà per spingere il giocatore nel mettersi alla prova senza risultare frustrante e rischiando di rovinare l'esperienza di gioco.

In uno studio sugli effetti del gioco, 47 adulti di età compresa tra i 60 e i 79 anni sono stati divisi in due gruppi: uno che impegnato nel gioco in questione, e l'altro alle prese con un normale videogioco di ricerca di parole, per 20 minuti al giorno, cinque giorni alla settimana per otto settimane. La differenza tra i due gruppi è stata schiacciante: man mano che i giocatori progredivano in Rhythmicity, il meccanismo di percezione visiva e di attenzione selettiva ha avuto un effetto a catena sulla memoria a breve termine, che è stata testata attraverso un esercizio di riconoscimento dei volti.

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"Come ipotizzato, solo il gruppo che si è allenato con il gioco musicale ha mostrato un miglioramento della memoria a breve termine su un compito di riconoscimento facciale, fornendo così un'importante prova che l'allenamento ritmico musicale può giovare alle prestazioni su un compito non musicale", hanno scritto i ricercatori in un articolo a proposito dello studio.

L'analisi finale è stata effettuata tramite elettroencefalogramma: i giocatori di Rhythmicity sono risultati più bravi a identificare i volti dopo le otto settimane di corso, mentre le letture EEG hanno mostrato un aumento dell'attività nel lobulo parietale superiore, la regione cerebrale legata alla lettura della musica e alla memoria visiva a breve termine. "È davvero sorprendente che la memoria sia migliorata a tal punto", ha affermato Theodore Zanto, neuroscienziato dell'Università della California di San Francisco. "C'è una componente legata all'allenamento mnemonico molto forte, che si è estesa ad altre forme di memoria".

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In ogni caso, il team che hanno condotto lo studio non è estraneo a esperimenti come quello di Rhythmicity: già nel 2013 avevano sviluppato un gioco chiamato NeuroRacer, che ha dimostrato di essere in grado di migliorare significativamente le facoltà mentali ridotte, di migliorare l'attenzione sostenuta e la memoria di lavoro negli adulti più anziani dopo sole quattro settimane.

A questo è seguito un gioco chiamato Body-Brain Trainer, i cui risultati hanno dimostrato essere in grado di migliorare la pressione sanguigna, l'equilibrio e l'attenzione negli anziani. Questi videogiochi dimostrano quindi che esistono modi per mantenere attiva e un salute la propria psiche, anche in quei casi in cui la senilità sembra portare con sé un decadimento irreversibile.

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