in guai grossi

"Legami con Mosca", rischia il capo della cybersicurezza tedesca Arne Schoenbohm

Il ministro dell'Interno, Nancy Faeser, non ha ancora preso la decisione finale, dicendo che "si tratta di accuse serie"

© agenzia

Arne Schoenbohm, direttore del Bsi, l'Ufficio federale tedesco per la cybersicurezza, rischia di essere allontanato dal suo incarico da un momento all'altro, a causa di contatti ambigui con l'intelligence russa. Lo riferiscono i media tedeschi. Il ministro dell'Interno, Nancy Faeser, non ha ancora preso la decisione finale, dicendo che "si tratta di accuse serie, che saranno prima esaminate e poi saranno prese le misure necessarie".

Nel pieno della preoccupazione di Berlino per gli attacchi contro le proprie infrastrutture, dal sabotaggio del Nord Stream al caos nel traffico ferroviario di sabato scorso, il caso Bsi ha scosso la politica tedesca. Alcuni esperti sospettano che si sia trattato di un primo test compiuto da sabotatori con una profonda conoscenza tecnica del sistema di trasporti tedesco. Questo significa che potranno arrivare ulteriori assalti, anche informatici, e il Bsi dovrà lavorare a pieno ritmo e nel pieno della sua efficacia.

Decisiva per lo scatenarsi della vicenda Schoenbohm è la "reputazione" dell'associazione Cyber-Sicherheitsrat Deutschland e.V. (Consiglio sicurezza cibernetica Germania), di cui Arne Schoenbohm è stato uno dei fondatori nel 2012. Dell'associazione è membro l'azienda berlinese di cybersicurezza Protelion, che fino allo scorso marzo si chiamava però Infotecs e non sarebbe nient'altro che una filiale della società russa di cybersicurezza O.a.o. Infotecs. Azienda russa che è stata fondata da Andrey Chapchaev, ex dipendente del dipartimento ricerca del Kgb, premiato con una medaglia d'onore dal presidente russo Vladimir Putin.

La stessa associazione Consiglio sicurezza cibernetica Germania oggi ha comunicato di aver espulso con effetto immediato Protelion dai propri membri perché "in violazione degli obiettivi" dell'organizzazione. Come riporta Spiegel, già nel 2019 l'associazione era stata infatti nel mirino mediatico per possibili contatti con l'intelligence russa e queste nuove velate accuse potrebbero dare il colpo finale alla sua credibilità e affidabilità.

Un'altra critica emersa contro l'associazione Consiglio sicurezza cibernetica Germania è anche che, pur essendo un'unione lobbistica di aziende e industrie tedesche, si presenterebbe con un nome equivoco che può far credere si tratti di un organo istituzionale.

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