"Voglio ringraziare tutti voi per il lavoro che avete svolto in questo anno e mezzo". Lo ha detto il premier Mario Draghi salutando i ministri in Cdm. "Tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute - ha affermato -. Vi rinnovo l'invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini. I governi passano, l'Italia resta".
Draghi ai ministri: "Unità esperienza eccezionale, siate orgogliosi" - Davanti ai suoi ministri il presidente del Consiglio ha sottolineato che "l'unità nazionale è, per forza di cose, un'esperienza eccezionale, che avviene soltanto nei momenti di crisi profonda". E ha continuato: "Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato, e anche un bel po' di pazienza. I cittadini si aspettavano molto da voi, e voi li avete serviti al meglio". Ha poi commentato: "Potete essere orgogliosi di quanto fatto, dei risultati che avete raggiunto, dei progetti che avete avviato e che altri sapranno completare".
"I risultati grazie a entusiasmo e collaborazione" - Draghi ha poi chiarito che "il merito" dei risultati e del lavoro svolto che hanno reso "l'Italia protagonista in Europa e nel mondo" è "del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, del vostro spirito di collaborazione - tra voi, con gli altri organi dello Stato, con gli enti territoriali".
Brindisi e foto di gruppo - Il premier ha chiuso così a Palazzo Chigi, con un brindisi e una foto di gruppo, la sua esperienza di governo, in una seduta in cui è stato approvato il Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles.
Il documento programmatico approvato - Un documento "leggero" rispetto al solito, quest'ultimo Dpb: sarà alla base della manovra di bilancio che però, questa volta, sarà scritta dal prossimo governo. Il documento si limita dunque all'analisi delle tendenze e alle previsioni per l'economia e la finanza pubblica italiane, includendo le principali linee di intervento a legislazione vigente. Si indicano inoltre le spese indifferibili, che ammonterebbero a circa 2-3 miliardi. Il prossimo esecutivo può partire con una scadenza già rispettata, quella del 15 ottobre, data entro cui gli Stati membri sono infatti chiamati a inviare alla Commissione europea e all'Eurogruppo il progetto di Dpb per l'anno successivo.