FOTO24 VIDEO24 2

Agroforestazione: il futuro della viticoltura?

La nuova tendenza tra tradizione e innovazione

Pexels

L’Italia vanta una storia vinicola senza pari. Il vino rappresenta una componente fondamentale della cultura del nostro Paese, simbolo di prestigio in tutto il mondo. Un mix di tradizione e innovazione che ora punta a un futuro più sostenibile. Eliminare la vegetazione per far posto all’uva, oltre a sprecare un patrimonio importantissimo per l’ecosistema, si sta dimostrando controproducente. Il clima è impazzito e il caldo è fuori controllo al punto da creare enormi danni all’agricoltura. Nella viticoltura siccità e aumento dell’insolazione hanno generato un incremento del grado alcolico nell’uva. Persino in quelle di maggior pregio si fatica a scendere sotto i 15 gradi. Una soluzione a questo problema potrebbero essere proprio gli alberi. 

In Piemonte, nel territorio del Barbaresco, terra di vini pregiati, alcuni viticoltori si stanno approcciando a una nuova tendenza, quella dell'agroforestazione. Si tratta di una tecnica che mira a inserire alberi e piante nei vigneti. 

Pexels

Gli alberi possono essere infatti d'aiuto sotto molti aspetti. "In primis le chiome degli alberi possono ombreggiare le viti e contrastare la siccità preservando l’umidità, e non finisce qui: gli alberi portano alla vigna la preziosa attività delle radici, la regimentazione delle acque piovane tramite il drenaggio dell’acqua in eccesso, a contrasto del dannoso fenomeno delle bombe d’acqua, durante la quale le loro chiome ostacolano il dilavamento del terreno e gli effetti di grandine e vento. In questo senso, l’erba è parte integrante della protezione del suolo, quindi l’erba sotto alle viti è preziosa, va mantenuta, non bombardata di diserbanti, come era consuetudine" spiega Stefano Lorenzi, arboricoltore professionista. 

Associare alla varietà agricola principale altre essenze arboree o botaniche, questo il principio alla base dell’agro-forestazione. Una tecnica che se progettata bene aiuta l’ambiente circostante, non crea costi aggiuntivi ai viticoltori e incentiva l’enoturismo. L’opportunità perfetta per organizzare degustazioni nelle vigne, al fresco e immersi nel verde.

Espandi