Agroforestazione: il futuro della viticoltura?
La nuova tendenza tra tradizione e innovazione
L’Italia vanta una storia vinicola senza pari. Il vino rappresenta una componente fondamentale della cultura del nostro Paese, simbolo di prestigio in tutto il mondo. Un mix di tradizione e innovazione che ora punta a un futuro più sostenibile. Eliminare la vegetazione per far posto all’uva, oltre a sprecare un patrimonio importantissimo per l’ecosistema, si sta dimostrando controproducente. Il clima è impazzito e il caldo è fuori controllo al punto da creare enormi danni all’agricoltura. Nella viticoltura siccità e aumento dell’insolazione hanno generato un incremento del grado alcolico nell’uva. Persino in quelle di maggior pregio si fatica a scendere sotto i 15 gradi. Una soluzione a questo problema potrebbero essere proprio gli alberi.
In Piemonte, nel territorio del Barbaresco, terra di vini pregiati, alcuni viticoltori si stanno approcciando a una nuova tendenza, quella dell'agroforestazione. Si tratta di una tecnica che mira a inserire alberi e piante nei vigneti.
Gli alberi possono essere infatti d'aiuto sotto molti aspetti. "In primis le chiome degli alberi possono ombreggiare le viti e contrastare la siccità preservando l’umidità, e non finisce qui: gli alberi portano alla vigna la preziosa attività delle radici, la regimentazione delle acque piovane tramite il drenaggio dell’acqua in eccesso, a contrasto del dannoso fenomeno delle bombe d’acqua, durante la quale le loro chiome ostacolano il dilavamento del terreno e gli effetti di grandine e vento. In questo senso, l’erba è parte integrante della protezione del suolo, quindi l’erba sotto alle viti è preziosa, va mantenuta, non bombardata di diserbanti, come era consuetudine" spiega Stefano Lorenzi, arboricoltore professionista.
Associare alla varietà agricola principale altre essenze arboree o botaniche, questo il principio alla base dell’agro-forestazione. Una tecnica che se progettata bene aiuta l’ambiente circostante, non crea costi aggiuntivi ai viticoltori e incentiva l’enoturismo. L’opportunità perfetta per organizzare degustazioni nelle vigne, al fresco e immersi nel verde.
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