tragedia sfiorata

Novara, si apre una voragine: crolla parte di un cavalcavia

Coinvolta un'auto che viaggiava in direzione Trecate. Non ci sarebbero feriti gravi

A Novara una porzione del cavalcavia XXV Aprile, che connette il centro della città con la statale per Milano, è crollata intorno alle 7:30. Una grande voragine si è aperta sulla carreggiata sinistra in uscita coinvolgendo un'auto che viaggiava in direzione Trecate. Non ci sarebbero feriti gravi, ma solo qualche contusione per chi era alla guida della vettura. Sul posto sono giunti carabinieri e vigili del fuoco, intervenuti per mettere l'area in sicurezza.

Il cavalcavia è stato chiuso al traffico. La vettura coinvolta nell'incidente è finita nella fenditura che si è aperta a bordo strada, verso i campi, senza però crollare di sotto.

Il cavalcavia non era tra quelli "a rischio" - Non era tra i ponti di Novara monitorati nella categoria "rischiosi" dagli uffici comunali il cavalcavia XXV aprile, uno dei due che passano sopra la ferrovia, nella zona est della città. La struttura era stata infatti interessata da lavori di consolidamento nel febbraio 2015. L'amministrazione, allora guidata dal sindaco Andrea Ballarè, decise i lavori sulla struttura con procedura di somma urgenza, perché le sue condizioni statiche si stavano deteriorando in modo preoccupante.

I lavori al cavalcavia erano già previsti. L'appalto da 190mila euro era stato appena assegnato alla Finteco lavori di Salassa (Torino). A quel punto sarebbe dovuto partire il normale iter degli appalti (che prevede la stipula del contratto e la consegna dei lavori). Un sopralluogo consigliò la brusca accelerazione. Sul viadotto la carreggiata era già stata ridotta da tre a due corsie nel dicembre 2013, dopo la scoperta di un "cedimento delle fondazioni per la scarsa portanza del terreno, con conseguente rotazione dei muri verso l'esterno".

La storia "difficile" del cavalcavia novarese - Il cavalcavia in questione fu inaugurato l'antivigilia di Capodanno del 1974 e un quotidiano locale, il Corriere di Novara, lo definì "il ponte dei sospiri". Il motivo è nei sei anni di gestazione per un'opera, di cui si era iniziato a parlare nel 1964, che originariamente era prevista in ferro con una sezione stradale di 7 metri. In seguito furono apportate modifiche sostanziali e fu realizzato in cemento armato precompresso con sede stradale di oltre 9 metri più i marciapiedi. Lungo 1.150 metri di cui 425 di viadotto in cemento armato e rampe di raccordo.

I lavori - Il progetto originario del cavalcavia XXV Aprile, realizzato dall'ufficio tecnico comunale, fu approvato il 7 novembre 1969, mentre quello in cemento armato fu approvato il 13 agosto 1973. La consegna dei lavori del progetto originario data 30 novembre 1970. I lavori del viadotto in cemento armato iniziarono l'11 giugno 1973. Il costo preventivo dell'opera era di 850 milioni di lire, mentre il costo consuntivo sfiorò il miliardo dell'epoca (969 milioni) L'opera fu realizzata dall'impresa Zumaglini e Gallina di Torino.

La scheda tecnica - La scheda tecnica parla di un "viadotto in travi prefabbricate, lunghezza 425 metri, larghezza, 12 metri, di cui 9,50 carrabili con pendenza massima del 5,5%". Lunghezza complessiva inclusi i raccordi 1.140 metri. Il cavalcavia fu inaugurato incompleto. Mancavano alcune opere accessorie come l'impianto di illuminazione. Il Corriere di Novara riportò che l'opera era "forse costata troppo in relazione agli effettivi benefici che apporta alla soluzione della viabilità di Novara".

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