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Tesla, Ucraina, Twitter… Ma in che campionato gioca Elon Musk?

Il magnate sudafricano è pro-Ucraina o filo-russo? Ed è un imprenditore dedito soltanto alle sue aziende visionarie o un politico in pectore che attende solo lʼoccasione per scendere in campo? di Antonio Angione

Dal Web

Sette mesi fa Elon Musk sfidò Putin in un combattimento di judo o di lotta corpo a corpo. In palio lʼUcraina: libera se avesse vinto lui, della Russia se avesse vinto Putin. Il mondo però gira in fretta nella vulcanica, supersonica testa del magnate sudafricano, il quale oggi elabora un piano di pace in cui cede la Crimea ai russi ‒ che in vero se la sono già “regalata” da soli ‒ e prefigura un referendum “vero” nel Donbass. Insomma, Musk sa sempre come far parlare di sé, anche quando la Tesla non cʼentra niente, né le missioni spaziali su Marte, né il treno superveloce Hyperloop.

Prendendo la palla al balzo, a Mosca hanno reagito con la stessa velocità e giudicano ora Musk un fine e arguto diplomatico, una sorta di Talleyrand dei tempi nostri e al quale prestare il massimo credito, dopo che 7 mesi fa era stato liquidato come un “ piccolo diavolo, giovane e rammollito” per competere con Putin (la citazione è da Puskin). Manco a dire che a Kiev lʼhanno presa a male, prima gli onori per il regalo dei satelliti Starlink che tanto servono ai collegamenti e alla difesa ucraina, adesso il voltafaccia brutale che cede i territori come a una partita di risiko. Mentre a Mosca, addirittura, cʼè chi vorrebbe Musk presidente degli Stati Uniti, ignorando che Elon, essendo nato in Sudafrica, non potrebbe manco candidarsi alla Casa Bianca.

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Di certo al fondatore di Tesla Motors non dispiacerebbe sostituire Biden, fiero anti-democratico qual è, convinto peraltro di poter fare incetta facile dei voti che furono di Trump. Con le fabbriche e gigafactory in Cina, sarebbe il Presidente più global di sempre e anche quello con il più colossale conflitto dʼinteressi mai visto! Potrebbe però scaricare sulla Nasa e sul Tesoro americano (e quindi sugli investitori cinesi del debito americano) tutte le sue ambizioni per andare su Marte, su Giove e anche oltre. Mentre sulla Terra, con Hyperloop che va a 1200 km/h, si potrebbe viaggiare fra i continenti in poche ore e senza intasare gli spazi aerei. Anziché in 8 giorni, la Transiberiana si compierebbe in 8 ore! Ma a quel punto, vien da chiedersi, che ne sarà stata dellʼUcraina?

Postilla Twitter - Un paio di giorni dopo il “piano di pace” per lʼUcraina, Elon Musk ‒ che ripetiamo, sa sempre come far parlare di sé ‒ ha rilanciato lʼacquisto di Twitter. Parrebbe disposto a pagare i 44 miliardi di euro dellʼofferta originaria, magari con lo sconticino del 10% (e non più del 30%) per via degli account falsi che, diciamolo chiaramente, tutti i social hanno e sanno di avere. Il Tribunale del Delaware, cui Twitter è ricorsa dopo il fallimento della trattativa, ha concesso una proroga alle parti, intimando a chiudere lʼaffare entro il 28 ottobre. Dopodiché il processo tra Twitter e Musk, la cui udienza era fissata per il 17 ottobre, riprenderà a novembre.

Tgcom24

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