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Milano, smart working al venerdì per i dipendenti pubblici: il piano del Comune contro il caro energia

Luci più green per il Natale e insegne dei negozi spente prima. Ecco gli interventi pensati dal sindaco Beppe Sala

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Smart working al venerdì per alcuni dipendenti del Comune di Milano: è uno dei punti previsti nel piano della giunta guidata da Beppe Sala per combattere gli effetti del caro energia. Per le casse di Palazzo Marino le bollette e il riscaldamento potrebbero portare un aumento dei costi di circa 60 milioni di euro. E quindi ecco la corsa ai ripari. La giunta ha preparato il piano che sarà presentato la prossima settimana.

Smart working per abbattere i costi - Il caro energia e l'inflazione mordono i conti del Comune di Milano. Un esborso di circa 60 milioni di euro che dovranno essere in qualche modo attutiti. Ecco dunque che arrivano sul tavolo di Beppe Sala alcuni suggerimenti. Tra questi c'è l'idea di riportare in smart working una buona parte dei dipendenti pubblici ma solo al venerdì. Torneranno a lavorare da casa solo i dipendenti pubblici che non hanno un rapporto diretto col pubblico. A tutto vantaggio dei costi elettrici e di riscaldamento. Il comune di Milano fa proprie in buona parte le regole sullo smart working introdotte dal dl semplificazioni.

Meno illuminazione pubblica - Milano sta inoltre lavorando per intervenire anche sull'illuminazione pubblica. In vista del Natale le luminarie festive non saranno abolite ma rese più green. "Saranno contenute, a led, magari con orari un po' ridotti. Però penso che le luminarie debbano rimanere", ha spiegato il sindaco Beppe Sala. Sempre sul fronte dell'illuminazione un'altra ipotesi in campo è quella, in collaborazione con i commercianti, di spegnere prima le vetrine dei negozi. 

Smart working, ecco il pigiama-camicia per le videoconferenze con il capo

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Il lockdown dovuto al coronavirus ha costretto molte persone a lavorare da casa. Lo smart working è infatti diventato un'abitudine con i suoi vantaggi e svantaggi. Per alcuni, tra gli aspetti positivi c'è quello di non doversi vestire per andare in ufficio e poter quindi trascorrere la giornata comodamente in pigiama. Ma cosa fare quando arriva il momento della videoconferenza con il capo? L'azienda giapponese "Whatever" ha trovato la soluzione: un pigiama-camicia. La parte superiore è una camicia, quella inferiore un pigiama. Dall'inquadratura della webcam del computer, chi sta dall'altra parte dello schermo vedrà solo la camicia. Abbigliamento perfetto per conciliare casa e lavoro. FOTO©Ferrari Press/IBERPRESS News

Mezzi pubblici non saranno fermati - Non c'è il rischio invece che si fermino i mezzi pubblici per il caro energia e un'altra buona notizia per i cittadini è che, almeno quest'anno, non aumenterà il biglietto del trasporto pubblico. Un allarme che nelle scorse ore era arrivato dal sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, anche lui alle prese con il caro bollette e per il quale non ha nascosto la paura di dover intervenire anche sulle corse dei mezzi pubblici. Ma Milano non è l'unica città a mobilitarsi, da nord a sud i comuni e gli enti locali pensano alle strategie per risparmiare energia che si aggiungono a quelle già prescritte dal governo.

Smart working anche in Regione Lazio - AAnche i dipendenti della Regione Lazio continueranno a lavorare in smart working e negli uffici sarà comunque ridotta l'illuminazione, con chiusura anticipata di alcune strutture o di quegli uffici che non hanno contatti con il pubblico e che non forniscono servizi essenziali. C'è poi la diminuzione della temperatura del riscaldamento come gia' annunciato dal Governo con l'arrivo della stagione invernale.

A Napoli si spengono le luci - A Napoli invece il Comune per far fronte al caro bollette sta ipotizzando di ridurre l'illuminazione degli edifici comunali e di riorganizzarli. Intanto il sindaco, Gaetano Manfredi, ha rinnovato il suo invito al Governo "a sostenere le famiglie e soprattutto i piccoli imprenditori contro il caro energia che sta già creando un danno economico enorme". A Palermo non c'è ancora un vero e proprio piano per il risparmio, ma il Comune ha già affidato ad un gruppo di esperti tutte le valutazioni del caso "affinché non si agisca con improvvisazione e panico, talvolta anche a scapito della sicurezza cittadina", ha commentato il sindaco, Roberto Lagalla.

Nella provincia di Trento si stima già invece a quali risparmi potrebbero portare le misure varate per gli uffici dell'amministrazione e delle società partecipate. Qui, tra le altre cose,  i riscaldamenti verranno spenti anticipatamente il venerdì alle 13 e sarà vietato l'utilizzo di fornelli e apparecchiature elettroniche. Per un  risparmio atteso del 20% su una spesa stimata di 25 milioni di euro. 

Ti piace lo smart working? Ecco come diventerai

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Lei è Susan ed è la rappresentazione computerizzata di una persona che per 25 anni lavora da remoto. Susan è l'esito di uno studio americano promosso dalla società DirectlyApply che mette in guardia dai rischi dello smart working. Il lavoro condotto da un team di psicologi ed esperti di fitness ha portato a evidenziare gli effetti che il lavoro da remoto può causare sulla salute fisica e mentale nell'arco di 25 anni. Se non vengono prese misure necessarie ciò che può accadere non è lontano dall'immagine di Susan: occhi arrossati, infiammati e asciutti, problemi di obesità, problemi di calvizie, ferite recidive dovute alla continua azione del digitare sui tasti, spalle arrotondate e gobbe. Lo smart working ha subito una spinta con l'emergenza coronavirus. Ma attenzione, mette in guardia il team, "mentre il pendolarismo da letto a scrivania può consentire più tempo libero e indipendenza, le ripercussioni fisiche per la tua mente e il tuo corpo ne varranno la pena in futuro?". Susan rivela come si potrebbe diventare se non si cambiano certe abitudini sbagliate.

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