INTERVISTATO PER IL NUOVO FILM

Woody Allen: "La cancel culture è la più grande stupidata di questa generazione"

Il regista e attore, al lavoro sul suo nuovo film, ha parlato in un'intervista di un aspetto della società attuale che lo ha toccato da molto vicino

© Ipa

Woody Allen ha iniziato a Parigi le riprese del suo cinquantesimo film, primo in lingua francese che si intitolerà "Wasp22". In un'intervista ad ABC Spagna per parlare del suo nuovo lavoro cinematografico, l'attore e regista americano in realtà ha toccato vari argomenti, e tra le altre cose ha criticato aspramente la cancel culture, che lo ha toccato pesantemente in patria: "Bene, come saprete la razza umana si è costantemente comportata in modo stupido nel corso della storia. In questo caso, la cancel culture è la più grande stupidata di questa generazione".

Woody Allen ha paragonato la cancel culture al maccartismo che si insinuò nella società americana negli anni 50: "Prima o poi il tempo passerà, ci guarderemo indietro e succederà quello che è successo dopo l'era McCarthy. Ce ne vergogneremo. E ci diremo: 'Mio Dio, ma c'erano davvero persone che si comportavano così, e c'erano davvero altre persone che tolleravano tutto questo? Si tollerava che gli insegnanti venissero licenziati, gli scienziati screditati, gli attori inseriti nelle liste nere?".

Ha poi aggiunto: "Le persone impiegheranno del tempo per rendersene conto, ma succederà. L'esempio del maccartismo mi sembra perfetto: tutti venivano additati come comunisti. Anche se ascoltavi musica pop eri comunista. Fu qualcosa di completamente ridicolo. E poi, a un certo punto, le persone se ne sono rese conto. Oggi ci sono già molte persone che considerano la cancel culture per quello che è: un imbarazzo".

Nell'intervista ad ABC Spagna, Woody Allen ha parlato anche della sua voglia di andare in pensione, al centro di un misunderstanding sul suo ritiro dal cinema, e soprattutto del nuovo film ambientato in Francia dopo "Midnight in Paris" e "Magic in the moonlight". La nuova pellicola che sta nascendo all'ombra della Ville Lumiere ha un cast tutto francese che include Valérie Lemercier (vincitrice del Premio César per l’interpretazione di Céline Dion in "Aline"), Melvil Poupaud, Niels Schneider, Elsa Zylberstein, Lou de Laage, Guillaume de Tonquédec e Grégory Gadebois, con Vittorio Storaro che torna a collaborare con l'autore come direttore della fotografia. "Wasp22" sarà "una commedia 'noir' stile 'Match Point'", come ha fatto sapere lo stesso regista in un comunicato.

Intanto l'industria americana del cinema gli ha nella quasi totalità voltato le spalle dopo che la figlia adottiva, Dylan Farrow, l'ha accusato di violenza sessuale ai tempi in cui era ancora minore. Il regista ha sempre negato quelle accuse, che nessuna delle due inchieste avviate a suo carico è riuscita a dimostrare. Allen continua tuttavia a rivolgersi sempre più al suo pubblico europeo e in particolare francese, che continua a seguirlo. Nel 2021, dopo essersi detto furioso per il doc voluto da Mia Farrow "pieno di falsità", in un'intervista alla Cbs Allen aveva criticato gli attori (Timothee Chalamet, Kate Winslet, Greta Gerwig, Colin Firth) che non vogliono più lavorare con lui per quelle accuse: "Penso che lo facciano in buona fede, ma che siano degli stupidi".

Ti potrebbe interessare